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Ceni tardi la sera? Rischi obesità e sindrome metabolica [Studio clinico randomizzato]

Di per sé non è una grande notizia. Già da tempo immemorabile, sui vari forum di fitness italiani e stranieri, il mantra è sempre lo stesso: “Non mangiare dopo le 19 di sera“. Un nuovo studio, condotto su 20 volontari umani e pubblicato sul JCEM l’11 Giugno 2020 prova a trovare una verità scientifica dietro questo pensiero comune.

Lo studio: “Metabolic Effects of Late Dinner in Healthy Volunteers – A Randomized Crossover Clinical Trial” ha concluso che chi cena nelle ore immediatamente anteriori all’andare a dormire presenta di picchi glicemici quasi del 20% più alti e un consumo di grassi ridotto del 10%, rispetto a chi consuma l’ultimo pasto del giorno verso le 18.00 / 19.00.

Procediamo con ordine. Questa ricerca si aggiunge alle tante che già hanno dimostrato che, indipendentemente dalle calorie, l’orario in cui si consuma un pasto è determinante sul metabolismo, sulla digestione e sull’aumento di peso.

I ricercatori hanno arruolato 20 volontari sani (10 uomini e 10 donne) per scoprire il diverso impatto sul metabolismo di una cena consumata alle 22:00. rispetto ad una cena consumata alle 18:00. Per “cena“, chiaramente, si intende l’ultimo pasto della giornata, senza snack e spuntini notturni (che, per inciso, nel corso del trial erano categoricamente proibiti).

Come anticipato poco sopra, lo studio ha scoperto che il gruppo dei “mangiatori delle 22.00” presentava picchi di zucchero nel sangue quasi del 20% più alti e il consumo di grassi ridotto del 10 percento, rispetto a quelli che cenavano prima.

Di estremamente interessante il fatto che i ricercatori hanno scoperto che non tutti i volontari hanno reagito allo stesso modo al cenare alle 22.00.

Coloro, tra i volontari, che prima dell’esperimento presentavano l’abitudine di mangiare tardi la sera, vedevano un peggioramento dei propri dati sul metabolismo minori o nulli rispetto a coloro che erano abituati a mangiare presto.

Anche se lo studio è stato condotto su un campione ridotto (20 persone) e su persone giovani e sane (10 donne, 10 uomini, di età media 26 anni, con un BMI medio di 23) i ricercatori sono fiduciosi che i risultati ottenuti possano ritenersi abbastanza definitivi e universalmente applicabili a protocolli di contrasto a obesità e sindrome metabolica.

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Lucia Del Neri
La decana del sito. Oltre che a pubblicare direttamente, si occupa della prima revisione dei contributi inviati dai redattori esterni. ------ Note biografiche disponibili nella pagina Redazione | Tutti gli articoli, ove non espressamente specificato, sono sottoposti a Revisione Scientifica e Fact Checking.
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Antonino

Salve,
Quindi chi già era abituato a mangiare tardi non ha subito i peggioramenti descritti nell’articolo?

admin

Secondo lo studio, parrebbe proprio di sì.
Però, anche chi è abituato a mangiare più tardi non è detto che non possa trarre beneficio dal fare cena 3/5 ore prima di mettersi a dormire 🙂