I diritti del paziente

La  cura è un diritto, tutelato dalla carta fondamentale della Repubblica all’articolo 32, non solo un’opportunità. I soldi che i cittadini versano attraversano il pagamento dei ticket relativi alle visite mediche e ai farmaci oltre che dalle tasse, servono alla Stato per garantire alla popolazione il diritto alla salute e alle cure necessarie. Essere informati è fondamentale per poter far valere il proprio diritto in questo Paese. Vediamo un breve excursus dei diritti fondamentali del paziente secondo la guida stilata da Altroconsumo

Innanzitutto il paziente ha il diritto all’assistenza del medico o del pediatra di base e della guardia medica, alle analisi e agli esami di laboratorio, alle visite necessarie alla sua salute e all’assistenza farmaceutica. Non è completamente gratuito, a parte per gli appartenenti alle fasce di popolazione più deboli, ma attraverso il ticket le spese vengono ripartite tra paziente e servizio sanitario. Possiamo scegliere dove farci ricoverare, da che medici farci seguire e anche se venire curati o rinunciarvi. 

Sono i pazienti a decidere se utilizzare un farmaco o meno, se accettare un ricovero o un intervento e così via, tranne in caso di infermità mentale permanente o temporanea. Per essere in grado di prendere le suddette decisioni il paziente ha il diritto di essere informato in modo chiaro ed esaustivo su rischi e probabilità di una terapia o di un’operazione. Il paziente ha il diritto di venir trattato alle stesse condizioni di chiunque altro e di avere una cura e un’assistenza quanto più personalizzata possibile e nei tempi adeguati. Se la struttura pubblica non può soddisfare la richiesta entro i tempi previsui deve offrire la possibilità di recarsi in case di cura private prevedendo un rimborso della spesa sostenuta. 

Le ASL in collaborazione con Comuni e volontari hanno creato una Carta dei diritti del Malato consultabile in versione ridotta qui

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