OTC e Integratori

L’integrazione multivitaminica: un’analisi scientifica

L’integrazione con multivitaminici e minerali rappresenta una strategia potenziale per colmare le lacune nutrizionali presenti in diete non ottimali. Nonostante l’ampia diffusione di questi prodotti e il notevole valore di mercato, il loro impatto sulla salute è oggetto di un dibattito scientifico. La ricerca in questo campo presenta risultati talvolta contrastanti, rendendo necessaria una disamina approfondita delle evidenze disponibili.

Ruolo dei micronutrienti e inadeguatezze dietetiche

Vitamine e minerali sono micronutrienti essenziali che l’organismo non è in grado di sintetizzare autonomamente. Essi devono essere assunti tramite l’alimentazione per garantire il corretto funzionamento dei processi fisiologici, dalla coagulazione del sangue (Vitamina K) al mantenimento del sistema immunitario (Vitamina C) e della vista (Vitamina A). Sebbene una dieta equilibrata, ricca di frutta, verdura, cereali integrali, latticini e pesce, rappresenti la via preferenziale per soddisfare il fabbisogno di micronutrienti, i dati epidemiologici indicano che una porzione significativa della popolazione non aderisce a queste raccomandazioni. La crescente prevalenza di alimenti ultra-processati e un consumo insufficiente di frutta e verdura, come evidenziato in studi sulla popolazione americana, suggeriscono l’esistenza di un diffuso divario nutrizionale. In questo contesto, l’integrazione può fungere da strumento per compensare queste carenze.

Evidenze e controversie sull’integrazione

Numerosi studi clinici randomizzati, considerati il gold standard della ricerca medica, sono stati condotti per valutare l’efficacia degli integratori. L’analisi di questi studi rivela che i benefici e i rischi dipendono da specifici fattori, tra cui il micronutriente in esame, il dosaggio e le caratteristiche del soggetto.

Un’area di ricerca riguarda l’integrazione di antiossidanti, come beta-carotene e vitamine C ed E. Le evidenze scientifiche attuali non supportano l’uso di dosaggi elevati di questi composti per la prevenzione di patologie come il cancro o le malattie cardiovascolari. Al contrario, il consumo di quantità eccessive di alcuni antiossidanti, come il beta-carotene, è stato associato a un aumento del rischio di cancro ai polmoni, in particolare nei fumatori. È inoltre accertato che dosi elevate di un singolo micronutriente possono interferire con l’assorbimento di altri.

Tuttavia, alcuni studi suggeriscono risultati promettenti per specifici micronutrienti e popolazioni. La Vitamina D, essenziale per la salute delle ossa, è un esempio. Sebbene l’organismo la produca in seguito all’esposizione solare, la carenza è comune in regioni con scarsa insolazione. Il trial Vital, condotto su oltre 25.000 adulti, ha dimostrato che l’integrazione con Vitamina D ha ridotto in modo significativo la mortalità per cancro e l’incidenza delle malattie autoimmuni. Un altro studio francese ha evidenziato una riduzione delle fratture d’anca negli anziani in regime di cura che assumevano un’integrazione di Vitamina D e calcio.

Benefici dell’integrazione multivitaminica

Le evidenze più recenti supportano in modo crescente l’utilità dell’assunzione di un multivitaminico, in particolare per alcune fasce di popolazione. Il Physician’s Health Study II ha rilevato una riduzione dell’8% del rischio di diagnosi di cancro negli individui che assumevano un multivitaminico giornaliero per 11 anni, con un beneficio maggiore per i partecipanti di età superiore ai 70 anni. Analogamente, il Cosmos Trial del 2023 ha evidenziato una riduzione del 60% del declino cognitivo in un periodo di tre anni per il gruppo trattato con multivitaminici rispetto al gruppo placebo.

Questi risultati suggeriscono che i multivitaminici possono agire come una forma di “polizza assicurativa nutrizionale”, specialmente per gli anziani, il cui regime alimentare può essere meno vario e l’assorbimento dei nutrienti meno efficiente.


Conclusioni

L’integrazione multivitaminica non deve sostituire una dieta sana ed equilibrata. Tuttavia, i dati scientifici indicano che, in contesti specifici, l’assunzione di un multivitaminico a dosaggio standard può offrire benefici concreti per la salute, in particolare per gli adulti anziani.

La sicurezza dei multivitaminici a dosi non superiori a quelle raccomandate è elevata, a differenza dei rischi associati al “mega-dosaggio” di singoli micronutrienti. L’integrazione può essere raccomandata anche per gruppi specifici, come donne in gravidanza, persone con determinate condizioni mediche (ad esempio, morbo di Crohn) o che seguono diete particolari (come quelle vegetariane).

In sintesi, mentre l’alimentazione rimane la fonte primaria di nutrienti, l’integrazione mirata può rappresentare un valido supporto per prevenire carenze e, in base a evidenze emergenti, contribuire a migliorare la salute cognitiva e ridurre il rischio di alcune patologie legate all’invecchiamento.

Vuoi discutere di questo articolo con i tuoi follower? Condividilo sui Social Network
Stefania Palazzo
La 'Stefy' è stata la prima autrice del sito nonché la prima a credere nel progetto Virtua Salute. Appassionata di medicine naturali.
Avvisami di nuovi commenti
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments