Obesità

Secondo i dati ufficiali, l’obesità è un fenomeno dilagante nel nostro pianeta, una vera e propria pandemia. Infatti, diversamente da quanto si possa pensare, il disturbo in questione non è prerogativa dei soli paesi ricchi ma anche di quelli più poveri, dove i fast food e le pizzerie non abbondano, ragion per cui non possono certo essere additati come i principali responsabili dell’obesità. Per carità, l’alimentazione gioca sicuramente un ruolo fondamentale nell’accumulo dei chili di troppo, ma un simile fenomeno non può e non deve assolutamente essere ridotto al problema del surplus calorico e della semplice sovrabbondanza di cibo, ma deve prendere in considerazione anche altri aspetti come la sedentarietà, lo stile di vita e, in particolare, gli squilibri ormonali e il metabolismo lento di cui soffrono i soggetti obesi. Se consideriamo l’allarme lanciato dai nutrizionisti, secondo i quali entro il 2025 gli italiani obesi raggiungeranno la soglia dei 20 milioni, è evidente che l’alimentazione scorretta non è la sola e unica responsabile dell’obesità, anche perché, come sappiamo, l’Italia e la patria della dieta mediterranea e le abitudini alimentari dei suoi cittadini non possono certo essere paragonate a quelle degli americani che vivono di hamburger, patatine fritte e bibite gassate.

Nonostante ciò, per perdere peso ed evitare di incorrere nel sovrappeso e successivamente nell’obesità, ogni individuo dovrebbe migliorare le proprie abitudini alimentari sia nella scelta dei cibi, sia nel modo di mangiare (evitare di saltare i pasti, non rinunciare completamente ai carboidrati, mangiare lentamente, ecc). Via libera quindi a frutta, verdura, legumi e cereali integrali facendo però attenzione ai classici cornflakes super pubblicizzati che in realtà sono ricchi di zuccheri. Semaforo verde anche per le carni magre, il pesce magro, lo yogurt e le uova, mentre sono assolutamente out le carni grasse, alcuni svariati tipi di formaggio, i dolciumi ipercalorici, le bibite gassate e gli alcolici. Inoltre è importante non seguire diete campate per aria che invitano a escludere completamente dalla propria alimentazione i carboidrati, il cui apporto calorico giornaliero è invece indispensabile per la salute degli individui. In questo caso l’unico consiglio plausibile è ridurne il consumo ed evitarne l’assunzione almeno la sera.

Infine, oltre l’alimentazione è importante:

– avere sotto controllo la propria situazione ormonale così da evitare squilibri che stimolino l’appetito e favoriscano l’accumulo di grasso nei punti più critici come addome, cosce e glutei;

– associare alla dieta una costante e intensa attività fisica, sia aerobica che anaerobica, necessaria per sciogliere il grasso e scolpire la muscolatura;

– ricorrere all’uso di medicinali indicati per il trattamento di pazienti obesi che devono però essere necessariamente associati a una dieta equilibrata e a una costante attività fisica. Tra questi farmaci citiamo lo Xenical che contiene il principio attivo orlistat che inibisce le lipasi gastrointestinali impedendo così il metabolismo di circa il 30% dei grassi ingeriti. Inoltre l’assunzione di questo medicinale, che non influisce assolutamente sull’appetito, deve essere interrotta nel caso in cui dopo dodici settimane il paziente non sia ancora riuscito a perdere almeno il 5% del peso corporeo registrato a inizio trattamento.

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