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Miele di Manuka: tra scienza e mitologia

Ultimo aggiornamento: 6 Novembre 2019

Il Miele di Manuka è una delle tipologie di miele più costose al mondo. A giustificarne il prezzo c’è la produzione, relativamente bassa e circoscritta alla sola Nuova Zelanda, e le supposte proprietà mediche, quali: disinfettante, antibatterico, antinfiammatorio e decine di altre miracolose capacità che si muovono sul sottile confine tra il: “dimostrato scientificamente” e il: “marketing più aggressivo e dissennato”. In questo articolo scopriremo la verità dietro il Miele di Manuka.

L’origine del miele di Manuka

Il miele di Manuka deriva dal nettare degli alberi di manuka (Leptospermum scoparium). Per quanto esistano oltre ottanta sotto specie di Manuka solo in Australia, è la particolare Manuka che nasce solo in Nuova Zelanda a cullare i sogni degli appassionati di medicine naturali.

Le proprietà antimicrobiche del nettare furono scoperte negli anni ’80 dal Professor Peter Molan. (fonte: “Non-Peroxide Antibacterial Activity in Some new Zealand Honeys“) . Fu solo nel 2008 che le ragioni di questa capacità disinfettante furono ascritte ad un particolare principio attivo presente in questo miele: l’MGO, il metilgliossale (fonte: “Identification and quantification of methylglyoxal as the dominant antibacterial constituent of Manuka (Leptospermum scoparium) honeys from New Zealand“)

Ed è proprio traendo spunto dalle ricerche sopra menzionate che alla fine del primo decennio degli anni 2000 il marketing, il passaparola, le bufale che corrono sui social network e si ingantiscono like dopo like, eleggono il miele di Manuka come panacea di tutti i mali.

Nel corso della Storia il miele, in sé, è stato usato in medicina per finalità terapeutiche, con testimonianze della sua importanza culturale, religiosa e medicinale mostrate nelle pitture rupestri, nelle sculture e nei testi sacri di molte diverse culture antiche.

Il miele di Manuka è spesso reclamizzato come un “superfood” con la capacità di curare o lenire molti disturbi, tra cui allergie, raffreddori e influenza, gengivite, mal di gola, infezioni da stafilococco e cicatrizzare / disinfettare numerosi tipi di ferite.

Inoltre il miele di Manuka viene venduto come coadiuvante alimentare per aumentare l’energia, per capacità detox, abbassamento del colesterolo, per prevenire il diabete, migliorare il sonno, aumentare tono ed elasticità della pelle, frenare la caduta dei capelli e -persino!- prevenire l’effetto crespo e le doppie punte.

Alcune di queste affermazioni sono senza senso, ma alcune sono sostenute da evidenze scientifiche di qualche tipo.

[REALI E DIMOSTRATE] Proprietà antibatteriche e antimicrobiche del Miele di Manuka

Il miele di manuka è stato testato contro una vasta gamma di microbi, in particolare quelli che causano infezioni della ferita; è stato dimostrato che inibisce i patogeni batterici problematici, compresi i superbatteri resistenti a molteplici antibiotici. (fonte: “Therapeutic Manuka Honey: No Longer So Alternative“)

Il miele di Manuka può anche uccidere i batteri che vivono nei biofilm (comunità di microbi notoriamente resistenti agli antibiotici), compresi quelli di streptococco (la causa del mal di gola) e lo stafilococco (la causa delle infezioni da stafilococco).

Fonti:

Fondamentalmente, non ci sono casi segnalati di batteri che sviluppano resistenza al miele. (fonte: “The unusual antibacterial activity of medical-grade Leptospermum honey: antibacterial spectrum, resistance and transcriptome analysis“)

IMPORTANTE! la quantità di MGO nei diversi mieli di manuka varia e che non tutti i mieli di manuka presentano alti livelli di attività antimicrobica. Trattandosi di un alimento e non di un farmaco, i produttori non sono tenuti né a dichiarare, né a standardizzare la quantità di MGO contenuta nei loro mieli.

Un’altra considerazione importante da fare è che se è vero che il miele di manuka può avere effetti su gola infiammata e gengive, l’ingestione per via orale del miele ne vanifica gli effetti in quanto i principi attivi, tra cui l’MGO nel caso del Manuka, non sopravvivono ai processi digestivi.

In ogni caso, le proprietà benefiche su gola e gengive sono comuni a tutti i tipi di miele, non sono una prerogativa del miele di Manuka.

[FALSI e/o NON DIMOSTRATI] Gli altri supposti effetti del miele di Manuka

Si ritiene comunemente che il consumo di miele di manuka (o locale) possa curare la febbre da fieno perché contiene piccole dosi di pollini che causano i sintomi, e mangiarlo in piccole quantità aiuterà il sistema immunitario a imparare a non reagire in modo eccessivo.

Ma non ci sono prove scientifiche che consumare miele, tanto meno il Manuka, aiuti chi soffre di febbre da fieno. La maggior parte dei pollini che provocano la febbre da fieno provengono da piante che sono impollinate dal vento; non producono nettare e non sono visitate dalle api. (Fonte: “Effect of ingestion of honey on symptoms of rhinoconjunctivitis“).

Esistono alcuni studi preliminari che suggeriscono che il miele potrebbe proteggere da alcuni effetti collaterali della radioterapia alla testa e al collo che meritano ulteriori indagini. Qualsiasi affermazione che il miele ha attività anticancro non può vantare ancora alcuna evidenza scientifica (Fonte: Honey as a Potential Natural Anticancer Agent: A Review of Its Mechanisms“).

Applicare miele sui capelli, avrà come unico effetto il ritrovarsi con un pasticcio appiccicoso difficile da lavar via.

Non ci sono prove scientifiche valide che il manuka riduca il colesterolo, prevenga o curi il ​​diabete o migliori la qualità sonno. Sebbene uno studio interessante abbia dimostrato che il miele era più efficace della medicina per la tosse per ridurre la tosse notturna dei bambini, migliorando il loro sonno (e i sonno dei loro genitori). Il miele di Manuka non è stato utilizzato in modo specifico, ma potrebbe anche essere utile. Fonte: “Effect of Honey, Dextromethorphan, and No Treatment on Nocturnal Cough and Sleep Quality for Coughing Children and Their Parents“.

L’affermazione che il miele, e in particolare il Miele di Manuka aiuti l’organismo a “disintossicarsi” è intrinsecamente ridicola. Allo stesso modo le supposte proprietà cosmetiche e anti-invecchiamento (anti age) del Manuka sono scientificamente infondate.

In conclusione

Le proprietà disinfettanti e antimicrobiche del Miele di Manuka sono reali e vantano una robusta letteratura scientifica a conferma. Per trattare ferite aperte (quindi usandolo topicamente) ha dimostrato di poter uccidere anche microbi resistenti ai comuni antibiotici.

Se lo si intende acquistare invece per proprietà detox, toniche, antiallergiche, le proprietà del Manuka non sono migliori o diverse dai comuni —e ben più economici– mieli in commercio.

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Lucia Del Neri
La decana del sito. Oltre che a pubblicare direttamente, si occupa della prima revisione dei contributi inviati dai redattori esterni. ------ Note biografiche disponibili nella pagina Redazione | Tutti gli articoli, ove non espressamente specificato, sono sottoposti a Revisione Scientifica e Fact Checking.
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