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Fiori di Bach.

Ultimo aggiornamento: 13 Febbraio 2020

Grazie ad una deroga speciale concessami sia dal Capo Supremo (Antonio, Founder di Virtua Salute) sia dal suo fido braccio armato (Giovanna, Chief Editor) parlerò di quella risciacquatura di piatti che sono i Fiori di Bach, senza alcun limite al turpiloquio, alle parole maleducate, agli insulti personali. Pronti? Via! [Che invidia! N.d. Angela Garella]

La breve (e demenziale) storia dei Fiori Di Bach.

I Fiori di Bach hanno la peculiarità di rappresentare una complessa, ingegneristica, illuminata unione di due corbellerie quali l’Omeopatia e l’Aromaterapia. Ma come è nata questa geniale idea?

“Boh. Tipo che mi è girato il culo di farlo.”

[Edward Bach (1886-1936)]


L’idea di una disciplina curativa che sfrutti l'”energia” di alcuni fiori, trentotto per la precisione, nasce negli anni ’30 dalla fervida immaginazione del medico Edward Bach durante una passeggiata. A caso, quindi.

Un’ispirazione sorta così, senza una motivazione particolare.

L’idea che si delinea, sempre più nitida, nella mente del simpatico inglese è che alcuni fiori posseggano un’energia, un’anima, che è affine allo spirito umano. Ognuno di questi fiori possiede un particolare ‘carattere’ che può essere usato, da solo o in combo, per risolvere o riequilibrare problemi psicologici delle persone.

Ottimo! Ma come far sì che l’immensa ricchezza di questi fiori venga trasferita all’uomo, ricco com’è di orifizi e punti di facile penetrazione? Mangiandoli? Leccandoli? Ficcandoli brutalmente nel retto?

Macché! E qui sta il genio.

La teoria portante dei Fiori di Bach, che ricordo essere sorta spontaneamente mentre Bach era fuori a pisciare il cane [O spiare coppiette – N.d. Angela Garella] [Angela, hai finito??? – N.d.R.] [Avete finito tutti quanti di rovinarmi l’articolo? – N.d. Pavel] è che le proprietà dei fiori e della loro taumaturgica simbiosi con l’animo umano possano essere trasferite all’acqua. All’acqua. Signori….

L’energia spirituale dei fiori è trasferibile all’acqua. E al Brandy. Soprattutto al Brandy.

Seguendo alcuni principi che sono propri dell’Omeopatia, come la memoria dell’acqua e la diluizione [l’articolo sull’Omeopatia lo scriverò io! – N.d.Angela Garella], nascono i Fiori di Bach: un miscuglio di acqua, superalcolici, brandy nella maggior parte dei casi, ed essenze di fiori.

Bach, forte della sua Laurea in Medicina conseguita ai serali per corrispondenza della Scuola Radio Elettra, è convinto che la malattia sia la conseguenza di [No, ma devo proprio? – N.d.Pavel]: “una contraddizione tra gli scopi dell’anima e il punto di vista della personalità.“. Questa mancanza di armonia, dice Bach, evidentemente tra i fumi del Brandy con cui sta estraendo cose dai fiori, causa energie negative e attitudine pessimistica ad affrontare la vita, e di conseguenza porta il soggetto ad ammalarsi.

Come sempre accade con le medicine alternative, tutte le prove “scientifiche” presentate dai sostenitori come definitive e inoppugnabili non vanno al di là del livello: “aneddoto”.

Un elenco, presumibilmente non esaustivo di tutte le testimonianze dell’efficacia dei Fiori di Bach, ammantate di un’aura scientifica che è vero fumo negli occhi soffiato in faccia del lettore meno attento la si trova qui: “BACH REMEDY – AN APPRAISAL OF THE EVIDENCE BASE” (ENG, PDF).

Una revisione sistematica, “Bach flower remedies: a systematic review of randomised clinical trials“, condotta nel 2010 da Edzard Ersnt -uno scienziato appassionato di medicine naturali e alternative, che nella sua opera, fatta libri, conferenze e blogging ne è al contempo speranzoso sostenitore e spietato detrattore, concluse:

(Bach flowers) All placebo-controlled trials failed to demonstrate efficacy. It is concluded that the most reliable clinical trials do not show any differences between flower remedies and placebos.

da: “Bach flower remedies: a systematic review of randomised clinical trials”


Trad. Tutti gli studi clinici placebo-controllati, hanno fallito nel dimostrare l’efficacia (dei Fiori di Bach). Si conclude che tutti i più affidabili studi clinici non mostrano alcuna differenza tra i rimedi floreali e i placebo.

Spulciando, pazientemente, su PubMed, gli studi sui Fiori di Bach non mancano. Questa: “Bach Flower Remedies for psychological problems and pain: a systematic review.” è una revisione sistematica di studi che analizza se i Fiori di Bach funzionano su affezioni dolorose e problemi psicologici. La conclusione: nessuna differenza statistica in confronto al placebo.

Eppure i Fiori di Bach vantano numeri da multinazionale e anche testimonial di rilievo (quantomeno: rilievo mediatico)

Le fonti ufficiali riferiscono di Corsi di formazione in oltre 40 paesi in tutto il mondo per diventare un professionista qualificato di Bach e il sito ufficiale fornisce un ampio elenco di professionisti qualificati in oltre 60 paesi.

Anche il Dottor OZ, host dell’omonimo show di salute americano, è un entusiasta sostenitore del “Rescue Remedy” (lo stack più famoso dei Fiori di Bach):

E per quanto il Dottor Oz stia alla medicina come Roberto Giacobbo sta alla Scienza, è innegabile l’eco mediatica che ottiene, anche in Italia, qualsiasi corbelleria esca dalla bocca del noto showman “medico”.

I Fiori di Bach sono sicuri?

Sicuri. Come l’acqua. Dei fiori di cui dovrebbero essere composti non ce n’è manco l’ombra. Come per l’Omeopatia, la diluizione cui sono sottoposti è tale che non rimangono neanche minime tracce di eventuali allergeni.

Di fatto l’unico principio attivo dei Fiori di Bach è… il brandy. Che è un superalcolico.

In conclusione

L’efficacia dei Fiori di Bach è direttamente proporzionale a quanto il paziente “crede” che possano funzionare. È un normalissimo placebo a cui è stato creato un contesto, una sovrastruttura, tale da rendere più convincente la vendita (a caro prezzo!) e la somministrazione di 50% acqua, 50% brandy e… boh, un quantitativo indefinito di “energia” di uno o più fiori.

Ricordo ai lettori che –indipendentemente da quante “certificazioni” e “attestati” possa vantare il vostro sedicente terapeuta di Bach, la somministrazione di QUALSIASI sostanza, anche di fatto innocua, che si proponga fini curativi, qualsiasi essi siano, può configurarsi come “abuso della professione medica“.

Non-fatevi-prendere-per-il-culo.

P.S.: Bach morì nel 1936 a causa di una recidiva di un tumore contratto 19 anni prima.

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Pavel Fucsovic
Nato in Croazia ma naturalizzato Italiano, Laureato in Scienze Motorie e raffinato scrittore di brevi racconti. Collabora anche con testate web locali del Nord-Est. ------ Note biografiche disponibili nella pagina Redazione | Tutti gli articoli, ove non espressamente specificato, sono sottoposti a Revisione Scientifica e Fact Checking.
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