OTC e Integratori

Cycloastragenol: Cavie Umane Cercasi!

Ultimo aggiornamento: 12 Ottobre 2022

Il Cycloastragenol (Cicloastragenolo), anche noto col nome commerciale di TA-65, è un estratto dell’Astragalo (Astragalus membranaceus), ed è venduto a carissimo prezzo come miracoloso integratore che blocca e inverte il processo di invecchiamento. Il viatico per la vita eterna, insomma. In questo articolo, privo di conflitti di interesse, verrà fatta chiarezza sulla sua efficacia.

Abstract

In studi in-vitro, il cycloastragenol si è dimostrato promettente nell’attivare la telomerasi e allungare i telomeri (il cui degrado è associato alla senescenza cellulare).
I venditori di integratori lo promuovono come arma definitiva contro l’invecchiamento.

Tuttavia:

1) non esiste alcuno studio su umani che ne provi l’efficacia anti-age;
2) il meccanismo che l’integratore si propone di attivare è il medesimo che porta alla crescita incontrollata dei tumori.

Per le conoscenze attuali, assumere cycloastragenol equivale a fare da cavia umana -per altro pagando un salatissimo biglietto d’ingresso- e giocare alla roulette russa con la propria salute.

Se al lettore TL;DR basta quanto sopra, il consiglio è, fino a estensivi trial clinici su esseri umani pubblicati su riviste scientifiche peer reviewed e non predatorie, di tenersi lontano dal Cycloastragenol. Chi invece desidera approfondire l’argomento, può leggere l’articolo nella sua completezza. Che, ribadisco, è uno dei pochissimi sul web a trattare l’argomento senza conflitti di interesse, senza link associati, senza pulsante “Compra Subito” a lato della pagina.

Indice Argomenti

Introduzione

Telomeri e senescenza cellulare

Cycloastragenol come anti-age

Studi su umani del Cyclostragenol

Conclusioni


Introduzione

Nella società odierna puoi rubare, evadere il fisco, uccidere; troverai sempre, e comunque, qualcuno che si schieri dalla tua parte e supporti la tua causa, qualunque essa sia. E’ però essenziale che non ti macchi del reato in assoluto più grave: invecchiare. Lo scorrere del tempo è un fatto, e non c’è margine di discussione per eventuali scuole di pensiero “innocentiste” o “colpevoliste”. Che tu sia bianco, nero, giallo o verde, che tu sia etero o omosessuale, poco importa: ci sarà sempre qualcuno che potrà renderti oggetto di razzismo anagrafico. Discriminare le persone in base al colore della pelle o all’orientamento sessuale, ma anche in base a convinzioni religiose o politiche, è illegale. Discriminare, giudicare ed etichettare le persone in base alla loro età è perfettamente legale.

Negli ultimi anni i prodotti cosmetici e gli integratori cosiddetti “anti-age” sono beni di consumo il cui mercato non conosce crisi e, anzi, entro il 2023 è destinato a raggiungere volumi pari a quasi 70 miliardi di dollari a livello mondiale.

Mercato degli anti-age a livello mondiale: proiezioni. 2018-2023 (Fonte: Statista.com)

Soldi, tanti, per chiunque -con un minimo di intraprendenza- riesca a rendere credibile l’illusione che una cremina o una pillola riesca a riportare indietro le lancette dell’orologio che scandisce l’inesorabile scorrere del tempo. E, come ci piace ricordare ogni volta che ce ne sia data l’occasione, il mondo dell’integrazione alimentare e della cosmetica non è soggetto alle stesse normative e ai controlli dei farmaci. Inventi un nuovo composto “naturale” che fa ringiovanire la pelle? Bene, ti basta dimostrare che non sia tossico o velenoso: dopodiché lo puoi vendere. Ti servono pezze d’appoggio per avvalorare l’efficacia del tuo prodotto? Bastano studi su animali e in vitro. Non esiste la sperimentazione di Fase 1, 2 e 3 su volontari umani per gli integratori.

Non stupisce quindi che almeno il 90% degli integratori e dei prodotti cosmetici attualmente in commercio sia largamente inefficace per gli scopi per cui è venduto.

Il Cycloastragenol è l’ultima sostanza, in ordine di tempo, a perpetuare la promessa dell’eterna giovinezza. Questa volta però l’asticella si è alzata notevolmente: non più l’integrazione orale o applicazione topica di proteine che, fisiologicamente, vengono prodotte in minor quantità man mano che l’età avanza, come ad esempio il Collagene, bensì intervenire direttamente sul meccanismo cellulare che sta alla base dell’invecchiamento.

Test su umani? Ovviamente nessuno.


Telomeri e senescenza cellulare

Ogni organismo vivente possiede un DNA. Nel caso degli esseri umani questo viene conservato nei cromosomi (22 coppie più cromosomi sessuali). Un sistema complesso che, presumibilmente, è stato affinato nel corso dell’evoluzione, ma che ha un innegabile difetto: alla sommità di ogni cromosoma c’è un cappuccio protettivo chiamato telomero, unico e non riproducibile. 

Immaginate i telomeri come quei cappucci di plastica posti alla sommità delle stringhe per le scarpe che ne impediscono lo sfilacciamento.

Ogni volta che avviene la divisione cellulare, i suoi telomeri si accorciano. Quando i telomeri diventano troppo corti, la cellula entra in uno stato tossico chiamato “senescenza”. Se queste cellule senescenti non vengono eliminate dal sistema immunitario, iniziano a compromettere la funzione dei tessuti in cui risiedono. 

Questo fenomeno lo possiamo riassumere in un termine tristemente noto a tutti: invecchiamento.

Un attimo però. Ricordiamoci che lo scopo del nostro organismo è la sopravvivenza. Esiste pertanto un processo che impedisce ai telomeri di accorciarsi troppo rapidamente: la telomerasi.

La telomerasi è un enzima altamente specializzato la cui funzione è riparare i telomeri. Questo enzima si compone di due parti: la prima è una proteina denominata TERT (deputata alla copia del DNA) e la seconda è una frazione di RNA chiamata TR che contiene le istruzioni per la copia del DNA (una sorta di “template“, insomma).

Una telomerasi a pieno regime, che preservi i telomeri di tutti i cromosomi di tutte le cellule in tutti i tessuti, tuttavia sarebbe dannosa per il corpo. La situazione in cui le cellule si replicano indisturbate e senza fenomeni di senescenza ha un nome ben preciso: tumore. Non è un caso che alcuni promettenti farmaci antitumorali come l’imetelstat mirino ad inibire proprio la telomerasi.

Il corpo umano, quindi, che non solo dipende dal corretto funzionamento di molteplici processi di divisione, senescenza e pulizia cellulare (quest’ultima affidata al sistema immunitario) ma anche e soprattutto dal loro equilibrio e dal loro bilanciamento, inibisce la produzione di TERT nei tessuti, riservandone la produzione solo al sistema immunitario, allo sperma maschile e agli ovuli femminili.

A patto che la si possa veicolare e disciplinare, la telomerasi è vista dalla Scienza come candidata principale per fermare il processo di invecchiamento e allungare l’aspettativa di vita dell’essere umano (fonte: “Hidden secret of immortality enzyme telomerase” – 2018)


Cycloastragenol come anti-age

Il componente principale dell’Astragalus membranaceus è l’astragaloside IV (che contiene due isomeri: HDTIC-1 e HDTIC-2), che è stato estratto, isolato e brevettato con il nome TA-65 e commercializzato come integratore anti-age ad assunzione orale. 

Sfortunatamente, l’astragaloside IV ha una bassa biodisponibilità, il che significa che non passa la barriera digestiva e ben poco principio attivo entra in circolo dopo essere stato ingerito. Ciò significa che può essere presente nel corpo solo a basse concentrazioni.

Diversi studi condotti sull’astragaloside IV presentano palesi conflitti di interessi e, sebbene ciò non invalidi necessariamente questi studi, dovrebbero essere condotti studi indipendenti (che hanno un costo) per confermare o smentire i risultati conseguiti.

In vitro, è stato dimostrato che gli isomeri HDTIC di Astragalus riducono il tasso di accorciamento dei telomeri (Fonte: The two isomers of HDTIC compounds from Astragali Radix slow down telomere shortening rate via attenuating oxidative stress and increasing DNA repair ability in human fetal lung diploid fibroblast cellsDNA Cell Biol. – 2010)

L’astragaloside IV è dimostrato avere un’implicazione nell’aumento dell’attività della telomerasi e della lunghezza dei telomeri dopo l’ingestione orale di 5-10 mg/giorno (dose iniziale, aumentata fino a 100 mg) (fonte: A natural product telomerase activator as part of a health maintenance program – 2010).

Potrebbe esserci più di un composto bioattivo nell’Astragalus membranaceus che contribuisce alla lunghezza dei telomeri: l’efficacia su telomerasi e lunghezza dei telomeri potrebbe essere superiore ingerendo l’intera radice di Astragalus membranaceus che non assumendo il solo principio attivo isolato astragaloside IV. In entrambi i casi è bene ricordare che non vi sono test su umani atti a verificare l’esatto impatto (e le eventuali conseguenze) sul corpo umano. E no, quanto accade su una singola coltura cellulare non è sufficiente a prevedere cosa può accadere in un sistema complesso e interconnesso come l’organismo dell’uomo.


Studi su umani del Cycloastragenol

La domanda che si porrà il lettore, faticosamente giunto a questo punto è: “Ma davvero non esistono studi su umani del Cycloastragenol?“.

Certo che esistono. Ma non riguardano i processi di senescenza cellulare.

L’Astragalo è stato posto a confronto con l’Echinacea e la Liquirizia nello studio in doppio-cieco (di piccola scala: 16 volontari in totale, 4 per gruppo): The effect of Echinacea purpurea, Astragalus membranaceus and Glycyrrhiza glabra on CD69 expression and immune cell activation in humans per verificare l’efficacia sul sistema immunitario, nello specifico l’attivazione delle espressioni degli antigeni cellulari CD4, CD8, e CD69. Al termine dello studio, l’Astragalo non si è dimostrato più efficace delle altre due erbe analizzate.

Inoltre fa fare tanta plin-plin (cit.). Nello studio: Aqueous Extract Of Astragali Radix Induces Human Natriuresis Through Enhancement Of Renal Response To Atrial Natriuretic Peptide è stato dimostrato aumentare la diuresi migliorando la risposta renale.

Efficacia scarsa sulla congestione nasale: Efficacy And Safety Of Astragalus Membranaceus In The Treatment Of Patients With Seasonal Allergic Rhinitis

Potrebbe avere un effetto sulla funzione renale: Treatment Of Idiopathic Membranous Nephropathy With The Herb Astragalus Membranaceus (ma occhio che è uno studio osservazione su 1 -UNO- paziente).

Interessante invece questo studio: Chinese Herb Astragalus Membranaceus Enhances Recovery Of Hemorrhagic Stroke: Double-Blind, Placebo-Controlled, Randomized Study che ha testato l’Astragalo per il recupero da infarto cardiaco emorragico.

ATTENZIONE: Vale per tutti gli studi sopracitati: è stato testato, su umani, l’Astragalo, e NON la molecola brevettata TA-65 estratta dalla pianta.


In Conclusione

Invecchiare je rode er culo un po’ a tutti. E fin qui ci siamo. Non tutti lo accettano di buon grado e di certo l’attuale società, secondo cui l’anzianità è un crimine, non aiuta. Ciò non significa però dover alimentare un mercato da oltre 60 miliardi di dollari l’anno che campa delle speranze e delle paure di una fetta sempre maggiore di consumatori pronti ad aprire speranzosi il portafogli pur di ritrovare l’antica gioventù.

Il Cycloastragenol / TA-65 promette di intervenire su un processo complesso, perfettibile sicuramente, che ci ha permesso di evolverci e sopravvivere decine di migliaia di anni come esseri umani: la telomerasi e la lunghezza dei telomeri.

Ma, per le conoscenze attuali, è una scommessa. Che non vanta alcuna sperimentazione scientifica su umani a dimostrarne l’efficacia e la sicurezza. L’integratore è in vendita, su vari e-commerce, a prezzi che partono dalle 100 per arrivare alle 1000 e oltre euro a seconda della quantità di principi attivi.

Vale la pena rischiare di intervenire artificialmente su un processo delicato, non ancora del tutto compreso appieno, che sta alla base non solo dell’invecchiamento ma anche della formazione dei tumori, pagando un altissimo prezzo per fare, di fatto, le cavie umane?

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Pavel Fucsovic
Nato in Croazia ma naturalizzato Italiano, Laureato in Scienze Motorie e raffinato scrittore di brevi racconti. Collabora anche con testate web locali del Nord-Est. ------ Note biografiche disponibili nella pagina Redazione | Tutti gli articoli, ove non espressamente specificato, sono sottoposti a Revisione Scientifica e Fact Checking.
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[…] recentemente pubblicato sul magazine di Virtua Salute un’estensivo approfondimento sul Cycloastragenol che invitiamo tutti a consultare onde evitare di cadere in una onerosa (e potenzialmente […]

Giovanni Salvatore

Questo è il tipo di articolo, obiettivo e senza conflitti di interesse, che mi fa tornare su un sito internet. Grazie all’autore per le informazioni precise e spiegate in modo semplice e accessibile.
Cordiali saluti
Giovanni

Arianna

Grazie per questo strepitoso articolo!
Avevo letto di commenti entusiastici sul cycloastragenol su forum americani e… niente ci stavo cascando anche io 🙁
Poi cercando su internet trovi solo finti venditori che fanno una finta recensione
davvero grazie grazie grazie!

Continuate così!
Arianna

Andrea

Chi non risica non rosica, cara Arianna.

franci

Citazione dall’articolo: “…l’efficacia su telomerasi e lunghezza dei telomeri potrebbe essere superiore ingerendo l’intera radice di Astragalus membranaceus che non assumendo il solo principio attivo isolato astragaloside IV. In entrambi i casi è bene ricordare che non vi sono test su umani atti a verificare l’esatto impatto (e le eventuali conseguenze) sul corpo umano.” Direi di provare a fare qualche ricerca in Pubmed di modo che ognuno si possa fare la propria idea, si possono trovare anche studi randomizzati, qui metto alcuni link reperiti in pochi minuti, per cui sicuramente ancora molto altro c’è. Avrei voluto avere un poco più… Leggi il resto »

Pavel Fucsovic

Buongiorno Franci, rispondo come autore dell’articolo. Ho consultato gli studi segnalati. Ma non trovo ragione nell’obiezione mossa. Gli studi o sono revisioni di studi precedenti o studi in vitro e sono riferiti ad un eventuale uso dell’astragalus come supporto alla chemioterapia. Uno degli studi linkati è stato, tra l’altro, anche ritirato. L’ultimo studio – finalmente! – tratta di invecchiamento, ma prima dice: “Very high doses may suppress the immune system“ e poi dice: “At this time, there is not yet enough scientific information to determine an appropriate range of doses for astragalus“ OK! 😀 Liberissimo, anche tu, di fare da… Leggi il resto »