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Eccessiva attività fisica? Il cervello funziona di meno -secondo uno studio francese

Ambasciator non porta pena, come suol dirsi. Un esercizio eccessivo può affaticare il cervello al punto da avere difficoltà a prendere decisioni, afferma un nuovo studio di marca francese. [Noooooo!… N.d. Angela Garella]

Lo studio

Per lo studio, i ricercatori hanno reclutato 37 atleti di resistenza (nello specifico: praticanti triathlon) , uomini, parte dei quali hanno mantenuto i ritmi di allenamento abituali, altri invece hanno aumentato l’intensità dell’allenamento del 40% una sessione per tre settimane.

Risultato: Risonanze magnetiche funzionali (FMRI) hanno mostrato che gli atleti sottoposti ad un sovraccarico di allenamento avevano una risposta più lenta a livello di corteccia prefrontale laterale.

Gli atleti che si sono spinti fino all’esaurimento hanno mostrato una ridotta attività in una specifica area del cervello deputata al prendere decisioni; i ricercatori hanno scoperto che sono apparsi più impulsivi nei test che hanno valutato il processo decisionale finanziario, ottenendo premi immediati (di minore entità) anziché quelli guadagni più interessanti che però avrebbero richiesto più tempo per essere conseguiti.

La ricerca, i cui dettagli e conclusioni sono state pubblicate il 26 Settembre 2019 sulla rivista Current Biology: “Neuro-computational Impact of Physical Training Overload on Economic Decision-Making” (via Cell.com , HTML, Eng) è la regione prefrontale laterale quella maggiormente colpita dal sovraccarico di allenamento sportivo. In uno studio precedente, hanno visto che anche esercizi mentali stimolanti, che stimolavano la medesima area cerebrale, erano in grado di rendere i partecipanti più impulsivi.

Quest’area del cervello è quindi, secondo gli studi, un punto debole quando si tratta di controllo cognitivo – ovvero la capacità di elaborare informazioni e controllare il comportamento

Il lavoro del team francese suggerisce che entrambi gli sforzi fisici e mentali necessitano di controllo cognitivo. Potrebbe essere importante monitorare i livelli di affaticamento per prevenire decisioni sbagliate al di fuori dell’ambiente sportivo, come ad esempio in aree diverse come la politica, la legge e la finanza.

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John Dimi
Editore e divulgatore scientifico. Oltre che contributor diretto per il sito, si occupa di fact checking e revisione delle bozze. ------ Note biografiche disponibili nella pagina Redazione | Tutti gli articoli, ove non espressamente specificato, sono sottoposti a Revisione Scientifica e Fact Checking.
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