Alimentazione

Olio MCT (trigliceridi a catena media): cosa dice la scienza

Abbiamo già incrociato gli MCT su queste pagine parlando dell’Olio di Cocco, oggi ne parleremo specificatamente. L’olio composto da trigliceridi a catena media è un ottimo complemento per la propria alimentazione, supportato da una solida letteratura scientifica.

Cos’è l’Olio MCT

Come indica la denominazione il nome, l’olio di trigliceridi a catena media (MCT) contiene catene di grassi di media lunghezza chiamate trigliceridi. Gli MCT sono facilmente digeribili e i benefici che apportano alla salute umana sono legati al modo in cui il corpo elabora questi grassi.

Lo schema sottostante chiarisce al meglio il differente trattamento digestivo degli MCT, differentemente dai trigliceridi a catena lunga (LCT).

Fonte: https://www.researchgate.net/figure/Metabolism-of-medium-and-long-chain-triglycerides_fig6_14030532

Come sempre, privilegeremo gli studi condotti su umani per tracciare un profilo della sostanza trattata e chiarire gli aspetti su cui può portare effettivi benefici.

La ragione principale per cui sempre più consumatori si avvicinano all’olio MCT è il dimagrimento.

Ed effettivamente, gli MCT promuovono la perdita di peso agendo a diversi livelli. Ma prima di esaminarli nel dettaglio, una precisazione: anche se è vero che gli MCT favoriscono il dimagrimento, è altrettanto vero che da soli non sono efficaci. Se integri la tua alimentazione con olio MCT (che ha mediamente il 10% di calorie in meno dell’olio di oliva) ma allo stesso tempo ti sfondi di pizza, hot-dog e sacher torte, è chiaro che non otterrai i risultati che speri. Ricorda sempre: quando si parla di dimagrimento, il primo fattore chiave sei proprio tu.

Detto questo, diversi studi scientifici certificano l’efficacia degli MCT allo scopo di perdita di peso.

Aumenta la secrezione di leptina.

La leptina è un ormone che serve allo stomaco per comunicare al cervello il senso di sazietà. Una maggiore secrezione di questo ormone (immagina gli ormoni come dei messaggeri che permettono ai vari organi di comunicare tra loro) porta ad assumere meno calorie durante la giornata.

Fonte: Impact of medium and long chain triglycerides consumption on appetite and food intake in overweight men

Promuove l’ossidazione dei grassi

Negli studi…

… è stato concluso che gli MCT riducono significativamente il peso corporeo e promuovono lo smaltimento del grasso in particolare nella zona addominale. Inoltre potrebbe contribuire a prevenire l’obesità.

Chetosi

Gli MCT possono essere convertiti in chetoni, prodotti metabolicamente attivi derivanti dalla scomposizione dei grassi quando l’assunzione di carboidrati è bassa. Se stai seguendo una dieta chetogenica, che è molto povera di carboidrati ma ricca di grassi, l’assunzione di olio MCT può aiutarti a rimanere nello stato di chetosi.


L’Olio MCT è una fonte energetica

Il corpo assorbe gli MCT più rapidamente dei trigliceridi a catena lunga (LCT). A differenza deli LCT, infatti, viaggiano direttamente dall’intestino al fegato e non richiedono la scomposizione attraverso la bile come fanno i grassi a catena più lunga.

In generale, nel fegato, i grassi vengono scomposti per essere usati come fonte energetica o immagazzinati come grasso corporeo; poiché gli MCT lo raggiungono senza essere scomposti, possono essere utilizzati come fonte immediata di energia. (Fonte: Short- and medium-chain fatty acids in energy metabolism: the cellular perspective)

Se segui una dieta chetogenica, gli MCT possono essere convertiti in chetoni nel fegato. I chetoni (prodotto attivo di un’alterazione del metabolismo chiamata chetosi) possono penetrare attraverso la barriera emato-encefalica, rendendoli una pronta fonte di energia per le cellule cerebrali.


Altri benefici dell’assunzione di MCT

I seguenti benefici sono stati ipotizzati a seguito di un numero limitato di studi umani e su animali. Li menzioneremo per completezza.

Miglioramento del bilancio batterico nel microbiota intestinale

Il microbiota intestinale è molto importante non solo ai fini della perdita o del mantenimento del peso. Un bilancio positivo tra batteri “buoni” e “cattivi” presiede, ad esempio, ad un corretto funzionamento del sistema immunitario. L’olio MCT può aiutare a ottimizzare la crescita di batteri buoni e rinforzare il rivestimento intestinale. (Fonte: Gut Microbiota and Metabolic Health: The Potential Beneficial Effects of a Medium Chain Triglyceride Diet in Obese Individuals)

Minor accumulo di acido lattico (lattato) dopo l’attività sportiva

Gli MCT possono contribuire a ridurre l’accumulo di lattato. Lo studio: “Effect of ingestion of medium-chain triacylglycerols on moderate- and high-intensity exercise in recreational athletes.” ha evidenziato che gli atleti non professionisti che avevano assunto 6 grammi o circa 1,5 cucchiaini di MCT (durante il pasto) prima di una sessione di ciclismo presentavano livelli di lattato più bassi rispetto a quelli che avevano assunto LCT.

Diabete

Inoltre, studi su piccola scala come questo: “Effects of dietary medium-chain triglyceride on weight loss and insulin sensitivity in a group of moderately overweight free-living type 2 diabetic Chinese subjects.” hanno concluso che una moderata assunzione di MCT porta a significative riduzioni del peso corporeo, della circonferenza della vita e della resistenza all’insulina, rispetto all’assunzione di LCT.

Diminuzione fattori di rischio delle malattie cardiocircolatorie

L’olio MCT può ridurre i fattori di rischio di malattie cardiache come obesità, colesterolo e infiammazione. Aggiungerlo alla dieta può aiutare a ridurre il rischio di malattie cardiache.

Fonti:

Problemi neurologici

Lo studio: “Mechanisms of action for the medium-chain triglyceride ketogenic diet in neurological and metabolic disorders” prende in esame i potenziali benefici della dieta chetogenica e degli MCT per la cura di Alzheimer, Autismo ed Epilessia.

Che la scienza stia “attenzionando” la dieta chetogenica al fine di poterla sfruttare come cura alternativa non è un fatto nuovo. Ovviamente, sconsigliamo nella maniera più assoluta di optare in autonomia di adottare una dieta low-carb e ricca di grassi per curare determinate, serie, patologie neurologiche.

Le ricerche in questo senso procedono, sono molto promettenti, ma non si è ancora giunti a conclusioni definitive.


Effetti avversi e collaterali degli MCT

Come ogni sostanza in natura, i benefici portati dagli MCT sono accompagnati da possibili effetti collaterali.

Per fortuna, in questo caso, possono essere tenuti sotto controllo non esagerando nella quantità di MCT che si aggiunge alla dieta.

Si è scritto sopra che gli MCT stimolano la produzione di leptina, l’ormone deputato alla sensazione di sazietà. Vero, ma in alcuni soggetti potrebbero anche aumentare i livelli di grelina, l’ormone della fame.

Con la conseguenza, ovvia, di essere portati ad assumere più cibo del necessario.

Fonte: Ghrelin activation and neuropeptide Y elevation in response to medium chain triglyceride administration in anorexia nervosa patients

Un consumo eccessivo di MCT, per il fatto di arrivarci indisturbati e non scomposti, può provocare accumuli di grasso nel fegato. (Leggasi: Grasso Viscerale)

Questo è stato osservato su uno studio (su animali): A rich medium-chain triacylglycerol diet benefits adiposity but has adverse effects on the markers of hepatic lipogenesis and beta-oxidation. Nel corso della ricerca sono stati somministrati MCT pari al 50% dell’apporto calorico totale a topi.

Per evitare questo tipo di (possibile) conseguenza, il consiglio è, innanzitutto, di assumere MCT in sostituzione di una percentuale di grassi consumati durante la giornata e non in aggiunta.

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Lucia Del Neri
La decana del sito. Oltre che a pubblicare direttamente, si occupa della prima revisione dei contributi inviati dai redattori esterni. ------ Note biografiche disponibili nella pagina Redazione | Tutti gli articoli, ove non espressamente specificato, sono sottoposti a Revisione Scientifica e Fact Checking.
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[…] di MCT (grassi a media catena) e Omega 3 può essere di […]