Ultimo aggiornamento: 13 Novembre 2021
Una ricerca condotta su volontari umani e recentemente pubblicata sul Journal of the International Society of Sports Nutrition sembrerebbe confermare che la caffeina assunta 30 minuti prima dell’allenamento ne migliorerebbe il potenziale sullo smaltimento del grasso corporeo.
I ricercatori hanno reclutato 15 uomini attivi con un’età media di 32 anni. I partecipanti erano non fumatori che non avevano condizioni di salute che potessero peggiorare con l’esercizio e non stavano assumendo farmaci o droghe. Tutti avevano anche precedenti esperienze con l’allenamento di resistenza e consumavano abitualmente meno di 50 mg di caffeina al giorno.
In questo studio in triplo cieco, placebo-controllato, ogni partecipante ha completato un test da sforzo quattro volte, due al mattino e due al pomeriggio, utilizzando un ergonometro da bicicletta. Ogni test era condotto ogni 7 giorni.
A 30 minuti prima di ogni test, i partecipanti hanno consumato 3 mg per chilogrammo di peso corporeo di caffeina, che è l’equivalente di un caffè forte, o un placebo di pura cellulosa microcristallina. I ricercatori hanno misurato l’MFO (Maximal Fat Oxidation) e il massimo consumo di ossigeno (VO2max) utilizzando la calorimetria indiretta e hanno calcolato l’intensità dell’esercizio necessario per raggiungere l’MFO ottimale.
I risultati dello studio
I partecipanti cui era stata somministrata la caffeina avevano aumentato MFO e VO2max durante i test di esercizio svolti al mattino e al pomeriggio.
I test da sforzo pomeridiani hanno mostrato più aumenti di MFO e VO2max rispetto ai test di esercizio mattutini.
Durante le sessioni mattutine di esercizi, il consumo di caffeina ha aumentato l’MFO a un livello simile ai test pomeridiani nei partecipanti che non avevano consumato caffeina.
Limitazioni dello studio
Va sottolineato che la ricerca, pur pubblicata su una prestigiosa rivista scientifica peer reviewed, ha numerosi limiti. E’ stata infatti condotta su soggetti già allenati e non vi è una controprova che la caffeina avrebbe avuto la stessa efficacia su soggetti abitualmente sedentari.
Non è nota inoltre l’etnia dei partecipanti. Si sa che erano uomini, quindi non si possono comunque estendere i pur ottimi risultati alle donne, escluse dalla ricerca.
Ulteriore precisazione: la caffeina è stata somministrata attraverso una capsula, quindi SENZA gli ulteriori potenziali benefici del caffè forniti dalla presenza di antiossidanti e flavonoidi.
Una ricerca su soli 15 partecipanti, inoltre, è da considerarsi di “piccola scala”, pertanto non definitiva.
Infine, va precisato che non si conoscono (nella ricerca non ve n’è traccia) i dati su livelli e qualità del sonno dei partecipanti.