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[Studio] Il tessuto adiposo può accumularsi nei polmoni

Una nuova scoperta che potrebbe dare una spiegazione ai problemi respiratori che affliggono le persone affette da obesità.

L’obesità porta con sé una serie di patologie associate, come diabete di tipo 2, problemi del sistema cardiovascolare e respiratorio. Stranamente, la presenza di molte malattie su pazienti obesi è assodata, osservata, ma di molte patologie, come ad esempio l’asma, la scienza non è mai riuscita a trovare un rapporto causa-effetto certo. In poche parole: la maggior parte delle persone in grave sovrappeso soffre anche di asma, ma non se ne conosce la ragione esatta.

Un nuovo studio, che documenta la scoperta di tessuto adiposo nei polmoni, potrebbe far chiarezza sul finora oscuro rapporto tra obesità e asma.

Il paper, “Fatty Airways: Implications for Obstructive Disease” è stato pubblicato sull’European Respiratory Journal il 17 Ottobre 2019.

Sono stati analizzati campioni di polmone raccolti post mortem da 52 polmoni che le persone avevano donato per la ricerca.

  • 15 non avevano sofferto di asma
  • 21 soffrivano di asma ma erano morti per cause diverse
  • 16 soffrivano di asma ed erano morti a causa di problemi correlati all’asma.

I ricercatori hanno utilizzato coloranti speciali per studiare la struttura di 1.373 vie aeree per identificare la quantità di tessuto adiposo presente. I ricercatori hanno anche esaminato i dati relativi all’indice di massa corporea di ciascun donatore (BMI).

La scoperta

Il team ha scoperto che il tessuto adiposo si accumula nelle pareti delle vie aeree. Hanno anche scoperto che più alto è il BMI di una persona, più grasso si accumula nelle vie aeree.

Il grasso accumulato, prendendo ovviamente spazio, modifica forzatamente la struttura delle vie aeree, generando infiammazione e causando problemi quali, appunto, l’asma.

Ricerche future

L’attività del team di ricerca australiano, che ha documentato una scoperta inedita, di portata storica, se vogliamo, non si ferma qui. Nei progetti dei ricercatori capitanati da John Elliot e Peter Noble c’è quello di verificare se l’accumulo di grasso nei polmoni è reversibile, ad esempio seguendo una dieta finalizzata alla perdita di peso.

Inoltre, sono necessarie ulteriori ricerche al fine di certificare, definitivamente l’associazione tra obesità, accumulo di grasso nei polmoni e asma.

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John Dimi
Editore e divulgatore scientifico. Oltre che contributor diretto per il sito, si occupa di fact checking e revisione delle bozze. ------ Note biografiche disponibili nella pagina Redazione | Tutti gli articoli, ove non espressamente specificato, sono sottoposti a Revisione Scientifica e Fact Checking.
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