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[Studio] Alcool e Demenza Senile: sempre più probabile una connessione

Nello Speciale: “Alcool e danni al cervello” abbiamo già delineato, in relazione agli studi oggi esistenti, una possibile correlazione tra consumo di alcool e danni cerebrali. In uno studio pubblicato su Jama Network il 27 Settembre, i ricercatori del Dipartimento di Nutrizione di Harvard T.H. Chan School of Public Health, Boston, si sono spinti un po’ oltre, esaminando una coorte di 3.021 partecipanti di età media di 72 anni.

“Alcohol Consumption and Risk of Dementia and Cognitive Decline Among Older Adults With or Without Mild Cognitive Impairment”

Per lo studio, consultabile in full text su Jama , è stato esaminato un set di dati esistente ( Il Ginkgo Assessment of Memory Study dal 2000 al 2008) , estrapolando informazioni da 3.021 partecipanti, con un’età media di 72 anni.

All’inizio del Ginko, i partecipanti dovettero fornire informazioni sulla quantità di alcol che erano soliti consumare, la frequenza con assumevano alcool e la tipologia di alcolico più frequentemente consumata: birra, vino o superalcolico.

Unitamente ai dati genetici e ai dettagli sull’uso di alcool, gli scienziati raccolsero informazioni su pressione sanguigna, peso corporeo, altezza, storia di malattie cardiache e abitudine al fumo. Posero inoltre domande per stimare quanto regolarmente ogni partecipante fosse coinvolto nelle interazioni sociali.

I partecipanti al Ginko, inoltre, si sottoposero ad una serie di test neuropsicologici per stabilire le capacità cognitive. Questi test, durante il periodo di osservazione, sono stati ripetuti ogni sei mesi.

Gli scienziati, infine, estrassero il DNA dai campioni di sangue al fine di isolare l’APOE E4, una proteina considerata indicatrice dell’Alzheimer.

Connessione tra elevato consumo di alcool e sviluppo di demenza? Il cerchio di stringe, ma non è ancora del tutto chiuso

Dei 3.021 partecipanti, 2.548 non presentavano MCI (Mild Cognitive Impairment, ovvero Moderato danneggiamento Cognitivo) e 473 presentavano MCI. In circa 6 anni di follow-up, a 512 partecipanti è stata diagnosticata la demenza.

Gli autori dello studio hanno rilevato che, tra quelli che non presentavano moderato daneggiamento cognitivo, non c’era una quantità di alcool che aumentasse il rischio di demenza rispetto a quelli che bevevano meno di un drink a settimana. Idem per quanto riguarda il gruppo di partecipanti che presentavano capacità cognitive (moderatamente) danneggiate: nessuna differenza statisticamente significativa.

Tuttavia, il rischio di demenza sembra essere più alto per le persone che presentano MCI e che bevono 14 drink a settimana rispetto a quelle che bevevano meno di una bevanda ogni settimana – un aumento del rischio relativo del 72%.

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John Dimi
Editore e divulgatore scientifico. Oltre che contributor diretto per il sito, si occupa di fact checking e revisione delle bozze. ------ Note biografiche disponibili nella pagina Redazione | Tutti gli articoli, ove non espressamente specificato, sono sottoposti a Revisione Scientifica e Fact Checking.
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