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[Ricerca] Le tue prestazioni peggiorano con l’ansia? Una nuova strategia

Ultimo aggiornamento: 3 Agosto 2020

I ricercatori del Center for Information and Neural Networks (CiNet), del National Institute of Information and Communications Technology (NICT, President: Hideyuki Tokuda, Ph.D.) e del Centre national de la recherché scientifique (CNRS), in Francia, hanno usato la fMRI (Risonanza Magnetica Funzionale) per identificare un nuovo meccanismo neurale che coinvolge la corteccia cingolata anteriore dorsale (dACC) per spiegare come l’ansia peggiori significativamente le prestazioni fisiche e motorie.

Corteccia Cingolata Anteriore (in giallo) – Foto da https://it.wikipedia.org/wiki/Corteccia_cingolata_anteriore

Inoltre, al deterioramento delle prestazioni è stato posto rimedio sopprimendo l’attività cerebrale con stimolazione magnetica transcranica mirata alla corteccia cingolata anteriore dorsale. I risultati possono indicare una nuova strategia terapeutica per atleti, musicisti e altri artisti suscettibili all’ansia durante le gare o uno spettacolo. L’articolo è stato pubblicato online su Nature Communications il 19 settembre 2019.

(introduzione tradotta in italiano da: https://www.nict.go.jp/en/press/2019/09/24-1.html )

Atleti, musicisti e altri artisti, indipendentemente dal fatto che siano professionisti o dilettanti, devono compiere rapidi movimenti complessi (uno swing di dritto, nel caso di un tennista, una complessa partitura nel caso di un pianista, ecc.) che possono essere influenzati, negativamente, dall’ansia. La teoria del “self-focus automatico” postula che le capacità motorie richieste per queste azioni diventano automatiche e inconsce durante l’apprendimento; nessun dato comportamentale o cerebrale ha mai confermato questa teoria.

L’ansia provoca un’interferenza tra elaborazione conscia e inconscia che può influire negativamente sulla prestazione. La strategia sperimentata dal team di ricerca fornirebbe vie terapeutiche finalizzate ad annullare gli effetti dell’ansia sulle prestazioni motorie.

L’esperimento

I ricercatori hanno simulato l’automatismo conscio-inconscio attraverso la memorizzazione di una sequenza di 10 bottoni da premere su un computer. Sono stati formati due gruppi:

  • Il primo (part-learners) doveva imparare la sequenza memorizzandola in due passaggi, il primo di 6 bottoni, il secondo di 4.
  • Il secondo (single-learners) gruppo doveva imparare la sequenza tutta insieme, senza poterla partizionare in due step.

Alla fine del processo di apprendimento, entrambi i gruppi dovevano eseguire la sequenza di 10 bottoni senza sbagliare.

Una scossa elettrica (tipo Milgram Experiment, esatto) veniva inflitta al partecipante ogni volta che commetteva un errore. Questo, ovviamente, per indurre una condizione di ansia.

I part-learners (coloro che in fase di apprendimento avevano diviso la sequenza in due passaggi) si sono dimostrati più efficaci nell’apprendimento dell’attività in base alla velocità e al numero di errori con cui hanno completato l’attività. Tuttavia, quando è iniziata la sessione del test d’ansia, le loro prestazioni sono diminuite notevolmente a un livello peggiore rispetto ai single-learners (coloro che avevano dovuto imparare l’intera sequenza senza spezzarla in due). Questa scoperta è coerente con la teoria del self-focus, che prevede che le prestazioni diminuiscano con l’ansia.

La Risonanza Magnetica Funzionale ha rivelato che i part-learners mostravano una maggiore attività del dACC nel momento che dovevano unire le due sequenze imparate. L’applicazione di TMS (Transcranial Magnetic Stimulation – Stimolazione Magnetica Transcraniale) a questa regione per 5 minuti (1 Hz) prima della sessione di test ha eliminato il peggioramento delle prestazioni nei discenti. Come controprova, i part-learners che hanno ricevuto una TMS falsa non hanno mostrato alcun miglioramento.

TMS

Questi esperimenti mostrano per la prima volta la regione del cervello responsabile del degrado delle prestazioni causato dall’ansia e di una possibile strategia terapeutica usando la TMS.

Lo studio è stato pubblicato il 19 Settembre 2019 su Nature Communication: Activity in the dorsal ACC causes deterioration of sequential motor performance due to anxiety

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Lucia Del Neri
La decana del sito. Oltre che a pubblicare direttamente, si occupa della prima revisione dei contributi inviati dai redattori esterni. ------ Note biografiche disponibili nella pagina Redazione | Tutti gli articoli, ove non espressamente specificato, sono sottoposti a Revisione Scientifica e Fact Checking.
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