Cardiopatia Coronarica

E’ un disturbo che colpisce principalmente gli uomini con più di 45 anni,  le donne in menopausa e le persone con una predisposizione familiare; ad oggi costituisce la principale causa di morte nei Paesi occidentali.

Si verifica quando le arterie coronarie (i vasi sanguigni che hanno origine dall’aorta ed irrorano il cuore) si restringono o si ostruiscono in modo da non poter più provvedere in modo adeguato ad irrorare il muscolo cardiaco; si manifesta con attacchi dolorosi e, nei casi più gravi, con un infarto del miocardio.

La principale causa della cardiopatia coronarica è l’arteriosclerosi, un disturbo caratterizzato dalla formazione di una placca (ateroma) sulla parete interna delle arterie.

Angina Pectoris: è un dolore al torace che si manifesta con una sensazione di schiacciamento e di bruciore dietro lo sterno, al centro del torace e che si può irradiare nel collo e nel braccio sinistro. E’ generato da carenza di ossigeno nel muscolo cardiaco, solitamente dovuta al restringimento di un’arteria coronaria a causa di un ateroma. Si distingue in angina stabile: caratterizzata da attacchi ricorrenti che avvengono di solito durante uno sforzo fisico, uno shock emotivo o durante la digestione; angina instabile: dovuta ad un’ostruzione parziale e improvvisa di un’arteria coronaria e in poche ore può trasformarsi in un infarto del miocardio.

Infarto del miocardio: è il cosiddetto attacco cardiaco ovvero la necrosi di una porzione del muscolo cardiaco causata dall’interruzione della sua irrorazione sanguigna, provocata, nella maggior parte dei casi, dalla formazione di un coagulo in un’arteria coronaria in seguito alla rottura di una placca ateromatosa. Di solito si verifica in persone che soffrono di angina pectoris, il dolore compare all’improvviso, generalmente in condizione di riposo o durante la notte; nei giorni che lo precedono può essere accompagnato da vari sintomi come debolezza generalizzata, difficoltà a respirare, nausea, vertigini, problemi digestivi e sudorazione abbondante.  L’infarto del miocardio richiede un ricovero di urgenza in ospedale.

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