Alimentazione

Tre afrodisiaci naturali (+1) che funzionano… ma da cui devi comunque tenerti MOLTO alla larga

Ultimo aggiornamento: 8 Marzo 2023

La credenza popolare attribuisce ad un gran numero di alimenti la fama di essere afrodisiaci; la loro efficacia, tuttavia, è spesso attribuita ad un mero effetto placebo o ad alcune molecole in essi contenute, che però non hanno la reale capacità di stimolare la libido. Esistono, invero, almeno tre sostanze che, secondo diversi studi, potrebbero avere effetti afrodisiaci su chi li consuma. Tuttavia, i possibili effetti collaterali (anche potenzialmente GRAVI) suggeriscono di evitarli e affidare a metodi più sicuri (qualità del sonno, esercizio fisico, alimentazione) l’eccitazione sessuale propria e del partner.

Indice argomenti
Cosa si intende per afrodisiaco?3. Spanish fly (Mosca Spagnola)
1. Mad Honey (Miele “pazzo”)BONUS. Alcool
2. Yohimbe / YohimbinaConclusioni

Cosa si intende per “afrodisiaco”?

Citando la Treccani:

afrodiṡìaco agg. e s. m. [dal gr. ἀϕροδισιακός «sessuale», der. di ᾿Αϕροδίτη «Afrodite», la divinità greca dell’amore, corrispondente a Venere della mitologia romana] (pl. m. –ci). – Che eccita o aumenta il desiderio e il piacere sessuale: sostanza a.; ciboeffetto a. Come s. m., qualunque sostanza atta a eccitare lo stimolo sessuale (cantaridina, alcol, cocaina, oppio, ecc.).

Definizione della Treccani.


Cioccolato, ostriche (il cui presunto potere afrodisiaco è stato analizzato in questa Q&A: “Le ostriche sono afrodisiache?“) e peperoncino detengono l’immeritato primato di comparire con più frequenza nelle varie liste dei: “I cibi più afrodisiaci“. In realtà, secondo la Scienza, non esistono sostanze naturali che predispongano uomini e donne all’attività sessuale, tantomeno possano incidere su libido e performance a letto.

Medicine diverse da quella occidentale, come quella cinese o indiana, attribuiscono a piante come il Ginseng, Maca, Ginkgo Biloba la capacità di migliorare (o guarire, in caso di patologie connesse) la sessualità umana. Il problema è che nessuno studio scientifico è mai stato in grado di chiarire del tutto l’effettiva efficacia di alcun estratto vegetale legale sulla libido o sulla disfunzione erettile.

Tre sostanze afrodisiache che sfuggono alla logica sopra indicata.

1. Mad Honey (il “Miele pazzo”)

Conosciuto sin dall’Antica Grecia (veniva usato come… arma biologica!), il mad honey è il miele prodotto dal nettare di piante della famiglia delle Ericaceae, in particolare da quattro generi di rododendro:

  • Rhododendron Luteum;
  • Rhododendron Simsii;
  • Rhododendron Pontic;
  • Rhododendron Flavum;

Queste piante contengono una neurotossina, la graianotossina, che per le api non è una sostanza metabolicamente attiva. Pertanto, finisce non processata nel miele che producono.

Nell’uomo, la graianotossina attacca il sistema nervoso: se assunto in piccole dosi genera sensazioni di euforia, blandi stati allucinatori e, tradizionalmente, si ritiene che questo possa aumentare la libido, essenzialmente sciogliendo i freni inibitori e/o agendo come una sorta di “Photoshop” della realtà.

Il prezzo da pagare (oltre a quello di acquisto, s’intende! – N.d.R.) per un blando e aleatorio effetto afrodisiaco è però potenzialmente molto salato:

  • vertigini;
  • visione offuscata;
  • diplopia (“vedere doppio”);
  • nausea;
  • vomito;
  • cefalea;
  • eccessiva sudorazione;
  • parestesia delle estremità;
  • alterazione della coscienza;
  • convulsioni;
  • ipersalivazione;
  • atassia (impossibilità di compiere movimenti muscolari volontari);
  • incapacità di stare in piedi;
  • debolezza generale.

I sintomi sopra riportati, che sono la manifestazione di un vero e proprio avvelenamento, necessitano, il più delle volte, di attenzione medica o ricovero ospedaliero. L’eventuale aumentata libido (se mai questo fenomeno avvenisse!) potrebbe non essere un piacevole effetto del consumo di miele pazzo, bensì il possibile segnale di una condizione sottostante ben più grave.

2. Yohimbe

Più noto come Yohimbina, è l’alcaloide estratto dalla pianta Pausinystalia yohimbe (Fam. Rubiaceae). Questo principio attivo NON è legale in Italia, ma questo è -ai fini dell’articolo- l’ultimo dei problemi.

La sua azione, sul corpo umano, è similare -seppur più blanda- a quella di farmaci per la disfunzione erettile come il Sildenafil. Agisce, come stimolante, sul sistema nervoso centrale, bloccando il recettore alfa2-adrenergico. La yohimbina è nota per:

  • migliorare le performance sportive (mai dimostrato scientificamente);
  • migliorare la composizione corporea riducendo il grasso corporeo (efficacia dimostrata scientificamente, ma non stiamo parlando di risultati statisticamente apprezzabili…)
  • migliorare le prestazioni sessuali, in particolare dell’uomo.

Di questo principio attivo abbiamo diffusamente parlato in un articolo dedicato: “Yohimbina (ioimbina): efficacia e rischi, secondo la Scienza“. Teniamo, tuttavia, a riportare anche qui i possibili effetti collaterali:

  • disagi psichiatrici (in primis ansia, ma anche desideri suicidi, depressione, manie e psicosi);
  • aumentata esigenza di urinare;
  • tachicardia;
  • ipertensione;
  • dolori addominali;
  • nausea, vomito.

Per quanto i sintomi sopra elencati possano lenirsi con la cessazione totale di assunzione della yohimbina, questa potrebbe scatenare patologie latenti (es: cardiache o psichiatriche). Infine, è importante ricordare che ha un’interazione pericolosissima con l’alcool.

3. Mosca Spagnola (Spanish Fly)

La più efficace, più famosa, ma anche la più pericolosa, tra le sostanze finora menzionate. La mosca spagnola è, effettivamente, una mosca (Lytta vesicatoria). Da questo insetto – tranquilli, non è previsto che ve lo mangiate intero! – viene estratta una tossina, la cantaridina (C10H12O4), cui sono attribuite proprietà afrodisiache. L’effetto principale di questa molecola è un’infiammazione del tratto urinario che può, negli uomini, provocare un’erezione e, nelle donne, causare maggiore turgidità e sensibilità del clitoride. Da questo sintomo nasce la leggenda della cantaridina come efficace afrodisiaco.

Vabbè, dirà il lettore meno avvezzo all’istinto di sopravvivenza, una leggera infiammazione a fronte di un mega-super-orgasmo, il bilancio rimane comunque positivo, no? NO. La sostanza estratta dalla spanish fly – che ricordiamo essere una tossina – può provocare:

  • emorragia del tratto digerente, con conseguente sangue nelle urine e nelle feci;
  • dolore addominale, nausea e vomito (che spesso contiene sangue);
  • sensazione di soffocamento e difficoltà di deglutizione;
  • insufficienza renale.
  • convulsioni;
  • coma e probabile decesso.

Ai rischi sopra elencati se ne aggiunge un altro: la truffa. Molti produttori di integratori finalizzati all’aumento della libido, ben consci della fama della mosca spagnola, commercializzano prodotti denominati, appunto, “Spanish Fly”, ma che – per fortuna! – di cantaridina non ne contengono alcuna traccia; sono, piuttosto, miscele di ginseng, maca e altre erbe tradizionalmente considerate afrodisiache.

BONUS: L’Alcool.

Non poteva mancare, in questa lista di afrodisiaci NO-NO, l’alcool (alcol etilico, o etanolo). L’alcool è un depressore del sistema nervoso, con conseguente perdita dei freni inibitori e una maggiore propensione ad avere rapporti sessuali. Moderate quantità di alcool, in particolare nelle donne (presumibilmente per una maggiore produzione di testosterone), possono contribuire ad abbattere inibizioni e barriere e favorire la volontà di avere un rapporto sessuale [che detta così suona molto Bill Cosby, lo sappiamo – N.d.R.].

Lasciando per un attimo perdere il fatto che l’alcool è la droga in assoluto più pericolosa del mondo, il mito dell’alcool come afrodisiaco si scontra con alcune, tristi, realtà:

  • può diminuire la libido a medio-lungo termine (e anche nel corso della sera stessa);
  • può causare difficoltà nel raggiungere l’orgasmo;
  • (nelle donne) può inibire la lubrificazione naturale della vagina;
  • (negli uomini) può causare disfunzione erettile.

Minori barriere morali possono significare, inoltre, maggiori rischi (es: non usare precauzioni) connessi al rapporto sessuale o mettere in atto condotte rischiose (es: guidare a 200 km/h per raggiungere il motel più vicino).

Contrariamente a quanto si pensa, inoltre, la Scienza ha concluso che l’alcool non rende “più attraente” il partner e il consumo di alcool potrebbe – per entrambi i partner – portare a noie legali (anche serie!) associate al cosiddetto “vizio del consenso”, anche in caso entrambi si assuma alcool volontariamente.

Conclusioni

Il termine “afrodisiaco” definisce una sostanza che si suppone favorisca il desiderio e, quindi, la disponibilità ad un rapporto sessuale. Credenze popolari e tradizioni attribuiscono questo potere ad un gran numero di estratti e alimenti, anche se non esistono prove scientifiche della loro efficacia. Alcune sostanze, come il Mad Honey (miele pazzo), lo Yohimbe (o Yohimbina) e lo Spanish Fly (mosca spagnola) possono, effettivamente, contribuire ad una maggiore libido; il problema è che la loro efficacia, blanda o rilevante che sia, si accompagna a pericolosi effetti collaterali che possono portare a conseguenze fatali.

Metodi più naturali e sicuri, come assicurarsi le giuste ore di sonno, praticare attività fisica e controllare la propria alimentazione [aggiungiamo: trovare un partner con cui ci sia realmente – e non chimicamente – un’intesa sessuale – N.d.R.] possono contribuire alla salute sessuale dell’individuo anche in età avanzata.

In caso di oggettivi problemi della sfera sessuale, è sempre indicato rivolgersi ad un andrologo (per gli uomini) o un ginecologo (per le donne) che, previa anamnesi – ovvero l’analisi dei dati sanitari e della storia del paziente – potranno indicare la corretta terapia o trattamento.

Fonti:

Mad honey sex: therapeutic misadventures from an ancient biological weapon – Annals of Emergency Medicine, 2009

Mad honey: uses, intoxicating/poisoning effects, diagnosis, and treatment – RSC Advance, 2018

Yohimbina (ioimbina): efficacia e rischi, secondo la Scienza – Virtuasalute, 2020

A Potentially Fatal Aphrodisiac: Cantharidin Poisoning – Acta Medica Portuguesa, 2020

Lytta vesicatoria – Science Direct (articles)

How does alcohol affect your sex life? – Patient.info, 2019

Women’s Sexual Arousal: Effects of High Alcohol Dosages and Self-Control Instructions – HHS, 2011

Why Alcohol Is Actually The Most Dangerous Drug – Lumiere Healing Centers, 2022

Alcool e danni al cervello – Virtuasalute, 2020

The moderating effect of stimulus attractiveness on the effect of alcohol consumption on attractiveness ratings – Alcohol and Alcoholism, Oxford, 2014

Violenza sessuale e assunzione di alcol: la differenza tra “uso” e “abuso” – iusinitinere, 2019

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Lucia Del Neri
La decana del sito. Oltre che a pubblicare direttamente, si occupa della prima revisione dei contributi inviati dai redattori esterni. ------ Note biografiche disponibili nella pagina Redazione | Tutti gli articoli, ove non espressamente specificato, sono sottoposti a Revisione Scientifica e Fact Checking.
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