Scienza Maledetta

THALOMID (Talidomide)

Quando si pensa a farmaci i cui effetti collaterali son più gravi dei sintomi che dovrebbero lenire, si pensa subito all’Eroina commercializzata dalla Bayer. Ma di esempi di questi errori della scienza farmacologica è piena la storia. Il Thalomid, nome commerciale del Talidomide è uno di questi. Ed è il protagonista della “Scienza Maledetta” di oggi.

Cos’era Cos’è il Thalomid

Il Thalomid è il nome commerciale di un farmaco il cui principio attivo è il Talidomide.

Verso la fine degli anni ’50 il farmaco venne promosso e commercializzato, col nome di DISTAVAL, come sedativo, e per diminuire ansia e attacchi di panico, nonché sbalzi di umore e insonnia. Sulla carta, presentava ottima efficacia e effetti collaterali minori rispetto ai più comunemente usati barbiturici.

I testi sugli animali avevano dato risultati eccellenti in termini di effetti collaterali, pressoché nulli. L’esigenza del mercato di disporre di farmaci alternativi ai barbiturici favorì la Grünenthal, casa farmaceutica tedesca, nel brevettare velocemente il farmaco e ottenerne rapidamente la messa in vendita.

Per pubblicizzare il talidomide non vennero usate mezze misure: pubblicazioni su riviste scientifiche, advertising sui giornali e persino degli improbabili co-brand con produttori di superalcolici.

Il target ideale del Distaval (Talidomide) e di altri farmaci identici differenziati solo dal nome commerciale, erano le donne incinte. L’utilizzo in gravidanza era ritenuto, unanimemente, sicuro.

La prima nazione a commercializzare il Talidomide (col nome commerciale di: “Contergan“) come medicinale “da banco”, ovvero in libera vendita senza obbligo prescrizione medica, fu la Gemania nel 1957.

Nel resto dell’Europa, col nome di “Softenon“, il farmaco venne reclamizzato come l’anti-nausea più sicuro in commercio.

Non dovette passare molto tempo perché gli effetti collaterali, gravissimi, del farmaco assunto durante la gravidanza si mostrassero in tutta la loro ferocia.

Secondo la Wikipedia inglese, in Europa furono oltre 10.000 i casi di parti che, nella peggiore dei casi, portarono al decesso prenatale e, nella migliore delle ipotesi, con gravi malformazioni agli arti, all’udito e alla vista e al cuore del neonato.

Nel Regno Unito furono circa 400 i bambini nati con malformazioni agli arti direttamente riconducibili all’uso in gravidanza del Distaval, nome commerciale del farmaco a base di Talidomide; l’Ospedale Queen Mary (Roehampton) sviluppò un sistema di protesi per donare loro un minimo di mobilità in più.

Protesi per bambini – Museo Della Scienza, Londra

In Italia, nel 2009, lo Stato ha riconosciuto un’indennità da danni da Talidomide ai nati tra il 1959 e il 1965. Il 17 Ottobre del 2017 l’ex Ministro Lorenzin ha firmato un’integrazione del precedente decreto.


Eppure, il Thalomid è un farmaco usato ancora oggi, ed è considerato tra i più importanti

Il Talidomide, nella sua denominazione commerciale Thalomid, è incluso nella lista aggiornata delle medicine essenziali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità – (qui il PDF con la lista completa del 2019) alla sezione “Immunomodulatori” ed è considerato uno dei più sicuri e efficaci farmaci a disposizione della medicina.

Appurati (tragicamente) i suoi effetti collaterali se assunto durante la gravidanza, il Thalomid è, attualmente, uno dei farmaci più efficaci per il trattamento di:

  • Mieloma Multiplo (una forma tumorale del sangue)
  • Graft-Versus Host (Malattia del rigetto del trapianto)
  • Malattie della pelle (incluse quelle associate alla Lebbra)

Come tutti i farmaci, non è esente da effetti collaterali anche su soggetti non in gravidanza, come ad esempio possibili danni al sistema nervoso. Tuttavia, data l’importanza delle patologie che contribuisce a combattere, il bilancio costi-benefici è comunque considerato positivo.

Si consulti WebMD.com, alla voce Thalomid per ulteriori informazioni relative a dosaggio, effetti collaterali e indicazioni terapeutiche.


L’eredita del Thalomid

Le conseguenze dell’uso del Thalomid in gravidanza sono visibili ancora oggi. Le ferite provocate da una promozione incauta presso le donne incinte senza un’adeguata sperimentazione furono tanto profonde da rivedere radicalmente l’intero processo di trial clinico prima della commercializzazione dei farmaci.

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Pavel Fucsovic
Nato in Croazia ma naturalizzato Italiano, Laureato in Scienze Motorie e raffinato scrittore di brevi racconti. Collabora anche con testate web locali del Nord-Est. ------ Note biografiche disponibili nella pagina Redazione | Tutti gli articoli, ove non espressamente specificato, sono sottoposti a Revisione Scientifica e Fact Checking.
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