Scienza Maledetta

Gli esperimenti del Vipeholm (1947-1949)

Siamo in Svezia, negli anni ’40, e dei fattori di rischio per lo sviluppo di carie e caduta dei denti si sa poco o nulla. Zuccheri e carboidrati sono i principali sospettati, ma non esiste alcuna prova scientifica che ne confermi o ne smentisca la colpevolezza. Nessun problema: usiamo gli inconsapevoli degenti di un istituto di igiene mentale: il Vipeholm di Lund, Svezia.

Lo scenario

Nel 1938 viene istituito il servizio medico dentistico nazionale svedese (National Dental Service, oggi Swedish Public Dental Care), principalmente rivolto a bambini e giovani fino a 21 anni come supporto pubblico e gratuito per la salute del cavo orale.

Seppur in modo rudimentale, i dentisti hanno più o meno ben chiaro come curare carie e parodontiti, ma navigano a vista nel magico mondo della prevenzione.

La vasta diffusione di problemi ai denti presso i ragazzi svedesi, con conseguente ingente spesa pubblica, spinge il Medical Board (l’equivalente del Ministero della Salute) a commissionare uno studio scientifico.

L’Ospedale Vipeholm

Come sede dello studio viene eletto l‘ospedale Vipeholm, la più grande struttura a livello nazionale per la degenza di malati mentali irrecuperabili (“uneducable retards“, secondo le fonti dell’epoca): un ampio parco di cavie umane inconsapevoli in un’epoca in cui parlare di consenso informato avrebbe suscitato come unica reazione un fragoroso: “Eeeeh?“.

L’esperimento, che sostanzialmente consiste nel rimpinzare i pazienti di dolci e carboidrati semplici, impedendo loro di praticare anche il minimo sindacale di igiene orale inizia nel 1945.

Vipeholm Experiment – parte 1 (1945-1947)

Anche noti come i: “Vipeholm’s Sugar Experiments” gli esperimenti iniziano nel 1945. Secondo i voleri del Medical Board, lo studio è finalizzato a sperimentare tecniche di prevenzione contro la carie e il decadimento dei denti, come ad esempio la somministrazione di vitamine.

Vi prendono parte, volontariamente (e consapevolmente), anche gli operatori sanitari del Vipeholm. La loro partecipazione non viene tuttavia ritenuta attendibile perché i ricercatori non hanno alcun controllo sull’alimentazione seguita al di fuori delle mura dell’ospedale.

Vipeholm Experiment – parte 2 (1947-1949)

Nel 1947, visti i risultati scarsi e insoddisfacenti, e nella piena consapevolezza che, diversamente, gli esperimenti del Vipeholm non avrebbero mai trovato posto sulle pagine di “Scienza Maledetta” i ricercatori, senza comunicare alcunché al Ministero, decidono di dare un’impronta più creepy agli esperimenti.

Nel biennio successivo lo studio non verterà più su potenziali tecniche di prevenzione ma sul documentare, passo per passo, la progressione di carie e decadimento dei denti durante una dieta a lungo termine basata per lo più su zuccheri semplici.

I degenti dell’ospedale vengono quindi sottoposti, contro il loro volere, ad una dieta ricca di zuccheri, potenziata da caramelle non disponibili in commercio (create per l’esperimento) studiate appositamente per saldarsi permanentemente ai denti.

Questa parte dell’esperimento dura all’incirca fino all’inizio del 1949. Nell’ultimo anno di sperimentazione verrà testata una dieta ricca di carboidrati più comune per il popolo svedese dell’epoca.

In totale, 660 pazienti psichiatrici del Vipeholm prendono parte agli esperimenti, almeno 50 dei quali si ritroveranno i denti completamente compromessi.

Tutto ok? Pubblichiamo i risultati? Non ancora…

C’è un problema. Sin dall’inizio dei test l’industria dolciaria -sicura che i dolciumi non abbiano alcun effetto sui denti!- è ben lieta di supportare i ricercatori, facendo generose donazioni in prodotti dolciari da somministrare alle cavie umane.

Alla luce di quanto è emerso, ovvero: lo zucchero fa malissimo ai denti, l’industria dolciaria, in preda al panico, prova in tutti i modi ad impedire la pubblicazione dei risultati.

Il primo paper, che descrive gli esperimenti del Vipeholm, infatti, verrà pubblicato nel 1953. Il ché solleva un gran polverone mediatico, con l’opinione pubblica che accusa i ricercatori di essersi “venduti” alle grandi compagnie dell’alimentazione.

Stranamente, nessun detrattore del tempo solleva questioni di tipo etico. Sarà solo nel 1990 che il Vipeholm Experiment sarà oggetto di feroce critica nel paper: “The Mentally Retarded as Research Subjects: A Research Ethics Study of the Vipeholm Investigations of 1945-1955“.

L’eredità degli esperimenti del Vipeholm

Il Dottor Bengt E. Gustafsson, a capo del team di ricerca, considera il biennio a Vipeholm un grande successo. I risultati degli esperimenti sono documentati nel paper: “The Effect of Different Levels of Carbohydrate Intake on Caries Activity in 436 Individuals Observed for Five Years“.

Per quanto, ad una prima lettura superficiale, possa sembrare che le conclusioni siano banali, per i tempi non lo erano affatto.

La seconda parte dello studio, in particolare, documenta l’evolversi della salute dentale di tre gruppi:

  • Il primo gruppo ha assunto una dieta normale (quella ospedaliera) con 300 grammi in più di zucchero sciolto in soluzione durante i pasti.
  • Il secondo gruppo ha assunto la dieta di base con ulteriori 50 grammi di zucchero mescolati nel pane mangiato durante i pasti.
  • Il terzo gruppo ha anch’esso assunto la dieta normale. Tuttavia, tra i pasti, a questo gruppo sono stati somministrati snack dolci e caramelle zuccherate.

Il gruppo che, nel tempo, ha subito maggior decadimento dentale e insorgenza di carie è stato…

[non lo indovinerete mai]

il terzo gruppo.

Lo studio infatti conclude non solo che gli zuccheri nuocciono ai denti, ma che sono gli snack dolci lontani dai pasti a favorire maggiormente la proliferazione batterica che danneggia il cavo orale.

La consapevolezza che i dolci sono lesivi della salute dentale e che i bambini devono mangiare dolciumi non più di una volta alla settimana ha influito sulla cultura svedese istituendo l’ “lördagsgodis“, ovvero il “giorno dei dolci“, che solitamente è il Sabato. Una tradizione che perdura ancora oggi.

Per quanto crudele e privo di morale, il Vipeholm experiment è ancora oggi considerato uno studio di portata capitale per la scienza dentistica, come documentato nel paper: “The Vipeholm Dental Caries Study: Recollections and Reflections 50 Years Later” (2001).

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Pavel Fucsovic
Nato in Croazia ma naturalizzato Italiano, Laureato in Scienze Motorie e raffinato scrittore di brevi racconti. Collabora anche con testate web locali del Nord-Est. ------ Note biografiche disponibili nella pagina Redazione | Tutti gli articoli, ove non espressamente specificato, sono sottoposti a Revisione Scientifica e Fact Checking.
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