Irsutismo

Nel 2013 c’è ancora qualcuno che crede nel detto “Donna baffuta sempre piaciuta“? Probabilmente no soprattutto tra le donne che, ormai da decenni, hanno trovato nella ceretta una valida alleata contro il problema dei peli superflui. D’altronde uno dei peggiori disturbi estetici che possa affliggere una donna è sicuramente l’irsutismoovvero la presenza di un’eccessiva peluria in zone tipicamente maschili come viso, addome, torace, mani e piedi. Questo problema  può essere legato prevalentemente a malattie endocrine a carico dei surreni, a patologie tumorali a carico sia dell’ovaio che del surrene, a precisi fattori ormonali come un notevoleaumento del testosterone, un calo degli estrogeni o un’eccessiva sensibilità cellulare agli androgeni, oppure a una predisposizione genetica o ancora all’assunzione di farmaci come i corticosteroidi e gli steroidi anabolizzanti/androgeni. In caso di irsutismo iatrogeno, cioè legato all’assunzione dei farmaci sopracitati, è opportuno interrompere immediatamente la somministrazione.

Nei casi di irsutismo idiopatico, cioè non conseguente a patologie gravi e all’assunzione di farmaci, si può procedere dopo un’attenta analisi del quadro ormonale della paziente alla somministrazione  di specifici farmaci in grado di ridurre la sintesi del testosterone oppure di aumentare quella degli estrogeni, o ancora di inibirne la conversione in DHT e quant’altro. In ogni caso si fa regolarmente ricorso a farmaci antiprotozoari, antiandrogeni, antiandrogeno/diuretici e progestinici.

Uno dei farmaci più utilizzati per curare le forme meno gravi di irsutismo è la crema per applicazione topica Vaniqa, cioè un medicinale a base di eflornitina che ha la capacità di rallentare  e ridurre in maniera più o meno evidente la crescita dei peli, in particolar modo sul viso. Questo farmaco, che può essere ottenuto solo con prescrizione medica, deve essere applicato due volte al giorno, possibilmente a distanza di otto ore, esercitando un leggero massaggio sull’area interessata. I primi miglioramenti dovrebbero vedersi entro circa due mesi dall’inizio del trattamento che andrà protratto comunque per altri due mesi, mentre nel caso in cui non si verifichi alcun miglioramento nell’arco dei primi quattro mesi è necessario interrompere il trattamento. Vaniqa, la cui efficacia è stata valutata da due studi clinici condotti su 596 donne, non è però priva di effetti collaterali, primo fra tutti la comparsa dell’acne seguito poi da alopecia, peli incarniti, bruciore cutaneo, prurito, secchezza della pelleformicolio, follicolite, rossore e irritazione della zona trattata, ecc. Inoltre il farmaco non deve essere utilizzato da soggetti allergici all’eflornitina o agli altri suoi componenti.

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