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[Studio] Il meccanismo alla base dei benefici anticonvulsivanti del coriandolo (o prezzemolo, se preferite)

Il coriandolo (prezzemolo) è un po’ un tormentone della medicina e della tradizione popolare (i famosi rimedi della nonna). Le nuove ricerche spiegano che tale fama non è usurpata o solo una leggenda. Gli scienziati hanno svelato le basi molecolari degli effetti del coriandolo sulla salute.

Oltre al gusto e all’aroma che conferisce ai cibi, il coriandolo può avere significativi benefici per la salute e proprietà preventive di un vasto spettro di patologie.

I documenti storici mostrano che la pianta ha avuto usi medicinali sin dai tempi di Ippocrate e che la medicina tradizionale ayurvedica indiana considera la pianta un coadiuvante per la digestione.

La medicina moderna conferma alcuni dei benefici storicamente attribuiti al coriandolo. Studi sui topi hanno scoperto che la pianta Coriandrum sativum può ridurre dolore e infiammazione e studi di colture cellulari hanno scoperto che gli estratti dall’erba possono proteggere la pelle dalle radiazioni ultraviolette (UV) B.

Oltre alle sue proprietà antifungine e antiossidanti, uno studio ha suggerito che la spezia può impedire la formazione di una sostanza potenzialmente cancerogena nella carne durante la cottura ad alta temperatura.

Tuttavia, erano necessarie ulteriori ricerche per spiegare i complessi meccanismi alla base degli effetti descritti dalla medicina popolare e dagli scienziati. Ora, un nuovo studio esamina i meccanismi molecolari alla base degli effetti anticonvulsivanti del coriandolo.

Lo studio, “Cilantro leaf harbors a potent potassium channel–activating anticonvulsant” (16/07/2019), pubblicato su The FASEB Journal, si è concentrato sulle supposte proprietà anticonvulsivanti del coriandolo e ha indagato su come il coriandolo innesca i canali del potassio.

Abbiamo scoperto che il coriandolo, che è stato usato come medicina anticonvulsivante tradizionale, attiva una classe di canali di potassio nel cervello per ridurre l’attività delle convulsioni

Geoff Abbott, Ph.D., professore di fisiologia e biofisica presso la University of California Irvine School of Medicine, il principale ricercatore dello studio

Nello specifico, abbiamo trovato un componente del coriandolo, chiamato dodecenale, che si lega a una parte specifica dei canali di potassio per aprirli, riducendo l’eccitabilità cellulare

Geoff Abbott, Ph.D

Questa scoperta specifica è importante in quanto può portare a un uso più efficace (scientifico) del coriandolo come anticonvulsivante o a modifiche del dodecenale per sviluppare farmaci anticonvulsivanti più sicuri ed efficaci.

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John Dimi
Editore e divulgatore scientifico. Oltre che contributor diretto per il sito, si occupa di fact checking e revisione delle bozze. ------ Note biografiche disponibili nella pagina Redazione | Tutti gli articoli, ove non espressamente specificato, sono sottoposti a Revisione Scientifica e Fact Checking.
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