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Stimolare le Citochine promuove la perdita di grasso [Studio su Animali]

Ultimo aggiornamento: 14 Agosto 2021

Una ricerca, effettuata su topi resi obesi, ha dimostrato che stimolare la produzione di citochine (molecole essenziali per il funzionamento del sistema immunitario) promuove dimagrimento non associato ad accelerazione del metabolismo o diminuzione di calorie ingerite.

Ovvio disclaimer: lo studio qui riportato è stato condotto su animali; in nessun caso i suoi risultati, pur promettenti, possono essere applicati agli esseri umani.

Lo studio, condotto presso la Perelman School of Medicine dell’Università della Pennsylvania: “Thymic stromal lymphopoietin induces adipose loss through sebum hypersecretion” è stato pubblicato il 30 Luglio su Science ed è consultabile qui: https://science.sciencemag.org/content/373/6554/eabd2893

Sintesi (alias: “Uè! Troppo lungo, riassumetelo grazie!“)

I ricercatori hanno indotto perdita di peso nei topi obesi aumentando i livelli di una molecola atta all’attivazione del sistema immunitario detta: “citochina”.
La perdita di grasso non derivava da una dieta (minore assunzione di calorie) o dall’accelerazione del metabolismo, bensì dall’aumento della secrezione di un grasso ricco di calorie dalle ghiandole che producono sebo nella pelle degli animali.
I ricercatori concludono che potrebbero essere, in futuro, studiati farmaci specifici “immunomodificanti” che inducono la pelle a “sudare” il grasso. Questi potrebbero essere uno strumento aggiuntivo per il trattamento dell’obesità degli umani.


Lo studio

I ricercatori della Perelman School of Medicine hanno ipotizzato di poter trattare la resistenza all’insulina nei topi obesi aumentando i livelli di una citochina, un segnale immunitario chiamato linfopoietina stromale timica (TSLP).

I medici identificano il diabete di tipo 2 nei tessuti del corpo che non rispondono più all’insulina (un ormone che regola i livelli di glucosio nel sangue).

Gli scienziati sono rimasti sorpresi nello scoprire che il TSLP non solo ha migliorato il metabolismo del glucosio nei topi, ma ha anche ridotto il loro peso.

La particolarità delle osservazioni fatte era che la perdita di peso non era associata ad un metabolismo più veloce, maggiori livelli di attività fisica o diminuzione dell’assunzione di cibo. In effetti, i topi con livelli di TSLP elevati hanno mangiato il 20-30% in più rispetto ai topi di controllo.

L’analisi dei peli dei topi trattati mostrava la presenza di maggiori quantità di sebo ricco di grassi e denso di calorie prodotto dalle ghiandole sebacee della loro pelle. Ciò conferiva alla loro pelliccia un aspetto lucido e unto.

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Per testare gli effetti metabolici dell’aumento di TSLP gli scienziati hanno iniettato nei topi obesi un virus geneticamente modificato per trasportare il gene che produce questa citochina.

Al gruppo di controllo è stato iniettato il medesimo virus, ma senza il gene aggiuntivo.

Dopo 4 settimane, durante le quali tutti gli animali hanno seguito una dieta ricca di grassi, i topi di controllo sono aumentati di peso. Mentre nei topi cui era stato somministrato TSLP, i livelli di glucosio nel sangue e di insulina a digiuno erano migliorati e il loro peso era sceso da una media di 45 grammi (g) a 25 g pur mantenendo un ottimo livello di salute.

Gli animali hanno perso grasso viscerale, il grasso bianco che si accumula intorno agli organi vitali, che gli esperti hanno collegato a un aumento del rischio di diabete, malattie cardiache e ictus.

La controprova

Per confermare che la perdita di peso si era verificata a causa dell’aumento della produzione di sebo, i ricercatori hanno iniettato la citochina in topi obesi cui era stata inibita la capacità di produrre sebo. Come previsto, questi topi non erano riusciti a perdere peso.

La citochina sembrava funzionare inviando cellule immunitarie alla pelle, dove inducevano le ghiandole sebacee produttrici di sebo a produrre quantità insolitamente grandi della sostanza grassa.

E sugli umani? I tempi non sono ancora maturi…

Per quanto i risultati della ricerca possano ritenersi quantomeno promettenti, i tempi sono ancora acerbi per dar via alla produzione e sperimentazione di farmaci che stimolino una maggiore produzione di citochine come strumento di controllo dell’obesità.

Negli esseri umani esistono due tipi di TSLP: una forma breve e una forma lunga. La forma lunga causa infiammazione ed è coinvolta nell’asma e in altre patologie di origine allergica; i ricercatori dovrebbero indirizzare gli studi verso la forma corta, che -ipoteticamente- è quella che aumenta la produzione di sebo.

Il dosaggio in un potenziale trattamento umano sarebbe anche molto inferiore a quello utilizzato nei loro esperimenti con i topi.


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John Dimi
Editore e divulgatore scientifico. Oltre che contributor diretto per il sito, si occupa di fact checking e revisione delle bozze. ------ Note biografiche disponibili nella pagina Redazione | Tutti gli articoli, ove non espressamente specificato, sono sottoposti a Revisione Scientifica e Fact Checking.
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