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ACS: Una nuova “Sniff-Cam” per diagnosticare le malattie

La diagnosi delle malattie attraverso l’odore dell’alito non è una cosa nuova. Già in epoche precedenti i medici annusavano il fiato dei pazienti per fare ipotesi sulle patologie di cui soffrivano. Alcuni odori sono più riconoscibili di altri perché portano con sé delle particelle denominate VOC (Volatile Organic Compounds). Una nuova tecnologia, altamente sofisticata, potrebbe essere in grado di riconoscere l’odore di queste particelle e contribuire a diagnosi più veloci e precise.

Vari odori dell’alito sono collegati a malattie come il diabete, il cancro ai polmoni e il morbo di Parkinson, stimolando la ricerca a studiare tecnologie che misurino le sostanze in esso contenute. Tuttavia, la sfida consiste nel creare strumenti in grado di rilevare livelli molto bassi di questi biomarcatori. Ora, gli scienziati, come riportato dall’American Chemical Society, hanno sviluppato una “sniff-cam” altamente sensibile che assolve perfettamente questo scopo.

Vecchie incarnazioni della sniff-cam utilizzavano metodi quali l’etanolo (un metabolita del microbioma nell’uomo che può fornire un’indicazione dei livelli di glucosio) oppure l’acetone (un prodotto del metabolismo dei lipidi).

I ricercatori hanno costruito una nuova versione della sniff-cam, che ora agisce a livello “visivo”, e consiste in una luce ad anello ultravioletta, filtri e una fotocamera. Una rete enzimatica, già utilizzata in dispositivi precedenti, fa reagire l’etanolo con nicotinamide adenina dinucleotide ossidata (NAD), producendo una forma fluorescente (quindi visibile) ridotta di NAD, che la videocamera registra. Un nuovo metodo di analisi delle immagini ha migliorato la sensibilità del sistema in modo da poter misurare anche basse quantità di etanolo (EtOH).

La sniff-cam aggiornata è stata quindi testata su un gruppo di soggetti maschi che non avevano consumato cibo o bevande e il dispositivo ha rilevato livelli infinitiseminali di EtOH nel respiro.

Questi risultati mostrano che la sniff-cam può visualizzare una gamma più ampia di livelli di VOC rispetto ai dispositivi precedenti, e la sua versatilità può aiutare nell’ulteriore studio della relazione tra alito (o meglio, l’odore dello stesso) e malattie.

Fonte: https://phys.org/news/2019-07-sniff-cam-disease.html (html, ENG)

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John Dimi
Editore e divulgatore scientifico. Oltre che contributor diretto per il sito, si occupa di fact checking e revisione delle bozze. ------ Note biografiche disponibili nella pagina Redazione | Tutti gli articoli, ove non espressamente specificato, sono sottoposti a Revisione Scientifica e Fact Checking.
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