Fake News

Acque addizionate di ossigeno. Funzionano? No. A meno che tu non sia un pesce.

Sono commercializzate anche come: “Oxygenated Water“, dando vita a simpatici equivoci linguistico-maccheronici (no, l’acqua ossigenata è generalmente un’altra cosa, e vi PREGO di non berla!), e sono parte di una delle nuove frontiere dell’universo in perenne espansione dell’integrazione alimentare finalizzata alla salute e alla performance: la truffa.

Ovviamente: non posso e non voglio citare brand specifici.

In un mondo che è tutto tranne che perfetto, è perfettamente legale per un produttore immettere sul mercato un prodotto-bufala a caro prezzo le cui promesse non sono sostenute da uno straccio di pezza d’appoggio scientifica, ma è illegale prenderlo per le orecchie (e a male parole), fargli notare l’ovvio, e intimargli di smetterla di vendere minchiate.

Per fortuna, eufemisticamente parlando, esistono numerosi marchi attraverso cui vengono commercializzate acque addizionate di ossigeno, quindi come suol dirsi: ci scaglieremo contro il peccato e non contro il peccatore.


Vediamo innanzitutto: perché una persona dotata di QI anche solo a singola cifra dovrebbe bere acqua addizionata di ossigeno?

Secondo i produttori, le acque addizionate di ossigeno (le “oxygenated water”) consentono a chi le beve:

  • Migliorano l’ossigenazione dei muscoli, nonché il loro recupero e la loro efficacia;
  • Migliorano la performance atletica, la resistenza allo sforzo e a sessioni prolungate di attività fisica di resistenza;
  • Aiutano il corpo a purificarsi;
  • Migliorano la salute in generale dell’organismo.

Ehi, ma funzionano?

La corbelleria che bere ossigeno ne aumenti le concentrazioni nel sangue non è nuovissima. Un editoriale pubblicato sul British Journal Sport Medicine, intitolato: ““Oxygenated” water and athletic performance” è datato 2006 e conclude che nessuna dichiarazione pubblicitaria fatta dai venditori di acqua “oxigenated” va presa sul serio.

Stiamo quindi parlando di un tipo di prodotto già ampiamente spernacchiato quattordici anni fa.

Siamo fatti così!!! Siamo proprio fatti così….” ♫

Ovvero: ripassiamo un po’ com’è fatto il corpo umano.

Ipotizziamo di correre per 3 minuti al massimo della nostra velocità. Ad un certo punto dovremo fermarci perché la sensazione, opprimente, è quella di rimanere a corto di fiato, senza ossigeno.

Perché accade ciò?

Durante un’intensa attività fisica, la quantità di ossigeno nel sangue diminuisce, da quasi il 100% di saturazione a circa il 90%; questo perché gli organi e i tessuto richiedono maggiore ossigeno, il cuore pompa più velocemente per fornirlo, e ne consegue che -specie se non è si allenati a sport di resistenza, aumenta anche la CO2 (anidride carbonica), lo scarto della produzione energetica [“Your lungs and exercise“, Breathe, 2016]

Quando si rimane a corto di fiato, del resto, l’istinto più naturale è fare dei grandi respiri, non certo afferrare una bottiglietta di acqua: l’aria che respiriamo fornisce tutto l’ossigeno di cui abbiamo bisogno (fatta eccezione per: condizioni mediche particolari e altitudini molto elevate).

L’acqua, H₂O, è composta da due atomi di idrogeno e uno di ossigeno. L’idea, malsana, dei produttori di acqua “addizionata di ossigeno” è che durante l’attività fisica, bevendo acqua in cui è stata disciolta una quantità addizionale di ossigeno, si favorisca il ripristino della corretta saturazione ematica di ossigeno nel sangue.

Ma è una str.. stupidata.

L’ossigeno incluso nell’acqua (sia normalmente, sia forzatamente addizionato attraverso gas di ossigeno disciolti) non è “libero” e disponibile per la respirazione e l’ossigenazione dei tessuti. L’essere umano si è evoluto, certo, ma non abbastanza da avere le branchie come i pesci.

La fauna acquatica sfrutta l’ossigeno presente nell’acqua attraverso il sistema respiratorio oro-opercolare. L’essere umano, semplicemente, no.

Soprattutto, non importa quanto ossigeno c’è nell’acqua perché assorbiamo ossigeno nel sangue attraverso i nostri polmoni, non attraverso il nostro tratto digestivo.

Il sangue delle persone sane contiene già tutto l’ossigeno di cui ha bisogno. L’aggiunta di un po’ di più, assunta per altro per via orale, manco fossimo merluzzi, non migliorerà la salute o le prestazioni.

Conclusione: lasciate sullo scaffale queste costose sciocchezze

Non importa quanto ossigeno “in più” contenga la bottiglietta d’acqua che avete pagato 5 euro: non conterrà MAI ossigeno libero quanto una bella, e totalmente gratuita, boccata d’aria fresca.


Ulteriori fonti:

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Angela Garella
Veronese DOC, ci tiene a precisare. Esperta di fitness e rimedi naturali. Se volete sapere a cosa serve un integratore... chiedete a lei! ------ Note biografiche disponibili nella pagina Redazione | Tutti gli articoli, ove non espressamente specificato, sono sottoposti a Revisione Scientifica e Fact Checking.
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Maria

Evidentemente la giornalista si è persa per strada questa ricerca scientifica. Prima di parlare di bufala quanto meno informatevi

admin

Ciao Maria, innanzitutto grazie per il tuo intervento e la segnalazione, che integreremo quanto prima nell’articolo che hai commentato. Solo due precisazioni. La prima: l’articolo è del 24 gennaio 2020, mentre lo studio che citi è del 25 Febbraio 2020 e, francamente, per la preveggenza ci stiamo ancora attrezzando 🙂 Inoltre: nonostante lo studio sia serio, pubblicato su una rivista autorevole (JMRI), le differenze rilevate tra il consumo di ‘acqua normale e quella oxygenated – tra cui l’ossigenazione del sangue, non sono statisticamente rilevanti e nella sezione “Discussion” dello studio, i ricercatori stessi ammettono che potrebbero esserci altri fattori ad… Leggi il resto »

Maria

Vi siete persa anche questa del 2005? e questa del 2017? Comunque certo, si tratta di ricerche che richiedono tutte ulteriori approfondimenti visto che si tratta di prodotti innovativi, ma i benefici sono stati riscontrati e le pubblicazioni sono autorevoli. Parlare quindi di bufale e di corbellerie mi sembra un tantino esagerato e denigratorio.

Gentilissima Maria, la ricerca del 2005 mette a confronto oxygenated water vs water. Con risultati apprezzabili (meritevoli di approfondimento) ma statisticamente non clamorosi e non conclusivi: in particolar modo perché entrambi i gruppi, in ogni caso facevano una cosa: RESPIRAVANO prima, dopo e durante la ricerca (si spera per loro!). La ricerca del 2007, anch’essa mette a confronto oxigenated water vs water, conclude che non vi sono miglioramenti né da punto di vista della performance sportiva (uno dei maggiori claim dei venditori!) né dal punto di vista ossigenazione dei muscoli, ma solo un più veloce smaltimento del lattato. E senza… Leggi il resto »

Franco

Titolando “BUFALA” (cosa che promette sempre un certo numero di click), l’autrice dell’articolo si dimentica di precisare una cosa fondamentale, facendo di fatto una pessima informazione. Un conto è l’acqua arricchita di ossigeno, quella cioè in cui l’ossigeno è immesso forzatamente (gassata), un conto invece è l’acqua contenente ossigeno in forma stabile e biodisponibile. Benchè entrambe etichettabili come “oxygenated water”, la prima, come sottolinea l’autrice, è del tutto inutile: esattamente come avviene per la CO2 contenuta nell’acqua frizzante, l’ossigeno non potrà infatti MAI essere assorbito dalle cellule, ma solo essere espulso con la digestione (si fa il ruttino). La seconda,… Leggi il resto »

@Franco “ogni cellula acquisisce ossigeno dai liquidi e, più precisamente, dal liquido interstiziale in cui le cellule stesse si trovano immerse” Certo, ma questo grazie ai polmoni. Ma se pensi il contrario, sei libero di condurre un bel test: compra un paio di bancali di oxygenated water, riempici una piscina, tuffati e vedi quanto riesci a rimanere sott’acqua prima di pensare che forse è meglio prendere una sana boccata d’aria. Vale per te lo stesso discorso che ho fatto a Maria. L’errore sostanziale che commettete è paragonare i due tipi di acqua (o.w. e normale), in un -francamente incomprensibile- tentativo… Leggi il resto »

Tonia

Articolo scritto da : Esperta di Fitness. Non è un medico e non è un chimico ma una blogger. Ma per favore!

admin

Gentile @Tonia

colpire il messaggero e non il messaggio non è mai un buon inizio per una discussione costruttiva. La divulgazione scientifica, quando supportata da fonti, non richiede necessariamente essere premi Nobel, ma rispettare un protocollo di creazione dei contenuti. Ti ricordo che siamo certificati HON, e che tutti gli articoli sono revisionati scientificamente prima di essere messi online. Fatti un giro sulla pagina https://www.virtuasalute.com/redazione-2/revisori-scientifici.

Cordiali saluti
John Dimi
Admin Virtuasalute.com