Alimentazione

Colazione abbondante? È OK, se vuoi dimagrire [Studio]

Fai una colazione da Re, un pranzo da Principe, una cena da Povero“. Quanto può essere antico questo modo di dire? Eppure un recente studio tedesco sembra avvalorare la tesi dell’utilità di una colazione abbondante a scopo di dimagrimento.

Il dibattito sulla distribuzione calorica lungo la giornata è eterno e non sembra destinato a giungere ad un accordo definitivo.

Le due scuole di pensiero dominanti sono quella che ritiene più efficace, scopo dimagrimento, distribuire le calorie su molteplici mini pasti nel corso delle ore di veglia, mentre l’altra suggerisce di concentrare le calorie sui tre pasti principali. Le ultime ricerche sembrerebbero dare ragione a questi ultimi: l’attivazione metabolica è tanto maggiore quanto sono le calorie ingerite, e se è vero che i mini pasti tengono attivo il metabolismo per più ore, è anche vero che non lo attivano quanto un singolo pasto abbondante.

Ma è la colazione, ovvero l’opportunità o meno di accumulare calorie al primo pasto della giornata a dar vita ai dibattiti più accesi.

Un team di ricercatori tedeschi ha concluso, a seguito di un recente studio pubblicato sulla rivista Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism, che per perdere peso, si deve fare una colazione sana e abbondante.

Juliane Richter, Università di Lubeck

La ricercatrice Juliane Richter, neurobiologa dell’Università di Lubeck in Germania, ha concluso che coloro che fanno una colazione sostanziosa hanno maggiori probabilità di bruciare fino a due volte e mezzo più calorie rispetto a coloro che saltano la colazione; pertanto: maggiori possibilità di perdere peso. La chiave della questione potrebbe risiedere nelle differenze diurne nel metabolismo. Per la ricerca, gli scienziati hanno esaminato la termogenesi indotta dalla dieta (DIT – Diet Induced Thermogenesis) ovvero sull’energia termica prodotta dal cibo consumato.

Obiettivo della ricerca era scoprire se ci fosse qualche variazione nella termogenesi nel corso della giornata e come questa potesse aiutare a perdere peso. Gli autori del paper hanno riferito che la maggior parte delle persone obese con diabete di tipo 2 tende a contare le calorie e cerca di perdere peso corporeo riducendo le calorie assunte a colazione o saltando del tutto la colazione. Questa strategia è stata definita: “controversa” perché riduce l’apporto calorico nella prima metà della giornata, ma la maggior parte degli individui lo compensa verso la fine della giornata. Ciò significa in definitiva che la perdita di peso non viene raggiunta.

Lo studio

Per lo studio “Twice as High Diet-Induced Thermogenesis After Breakfast vs Dinner On High-Calorie as Well as Low-Calorie Meals” sono stati arruolati 16 uomini di età media di 23 anni normopeso.

I volontari sono stati sottoposti ad esami in laboratorio per tre giorni. Successivamente sono stati divisi in due gruppi. Entrambi i gruppi hanno testato entrambe le diete (studio incrociato). I partecipanti non presentavano una storia familiare di diabete di tipo 2, non fumavano o bevevano o non presentavano dipendenze da sostanze, non erano lavoratori turnisti (i turni notturni alterano i ritmi circadiani), non erano atleti o erano sotto stress fisico o mentale.

Insomma, le persone più “normali” e noiose del pianeta.

Al primo gruppo è stata somministrata una colazione a basso contenuto calorico, pari all’11 percento del fabbisogno calorico giornaliero individuale. A questa è stata associata una cena ipercalorica pari al 69 percento del fabbisogno calorico giornaliero.

L’altro gruppo ha fatto colazioni e cene che erano opposte in termini di calorie (69% e 11% calorie).

Dopo la durata prevista per la prima parte dello studio, i gruppi sono stati invertiti e l’esperimento ripetuto.

Tra le due diete, è stato concesso un intervallo di 2 settimane. Durante lo studio, la DIT è stata misurata utilizzando la calorimetria e sono state valutate anche altre misure del metabolismo del glucosio, dell’ormone cortisolo, ecc. Sono stati inoltre valutati la qualità e la durata del sonno. Ai partecipanti è stato anche chiesta una testimonianza sulla fame che provavano e dell’eventuale desiderio di dolci.

Risultati

I risultati hanno evidenziato i benefici di una colazione abbondante rispetto alla cena pesante. Il team suggerisce che il pasto più sostanzioso della giornata dovrebbe essere la colazione e il più leggero dovrebbe essere la cena. L’aumento della glicemia e delle concentrazioni di insulina indotto dal cibo è ridotto dopo la colazione rispetto alla cena.

Aspetto non meno cruciale, durante una dieta finalizzata alla perdita o al controllo del peso: i volontari che mangiavano una colazione più leggera avevano anche, durante la giornata, una maggiore voglia di dolci, il che significa che erano a maggior rischio di spuntini e di mangiare tra i pasti.

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Stefania Palazzo
La 'Stefy' è stata la prima autrice del sito nonché la prima a credere nel progetto Virtua Salute. Appassionata di medicine naturali.
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