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[Studio sui topi] Una molecola collega l’aumento di peso alla flora intestinale

Nello studio: “The intestinal microbiota programs diurnal rhythms in host metabolism through histone deacetylase 3” pubblicato questa settimana da Science, la dott.ssa Lora Hooper (presidente di immunologia e ricercatore dell’Istituto medico Howard Hughes) e il suo gruppo di ricerca hanno scoperto che i batteri “buoni“, che popolano il microbiota dei mammiferi programmano i ritmi metabolici che regolano l’assorbimento dei grassi assunti attraverso l’alimentazione.

Si è inoltre scoperto che i microbi programmano i cosiddetti ritmi circadiani attivando una proteina chiamata istone deacetylase 3 (HDAC3), prodotta dalle cellule che rivestono l’intestino. Quelle cellule agiscono come intermediari tra i batteri che aiutano la digestione del cibo e le proteine ​​che consentono l’assorbimento dei nutrienti.

Lo studio, condotto sui topi, ha rivelato che la proteina HDAC3 attiva i geni coinvolti nell’assorbimento dei lipidi: l’HDAC3 interagisce con il meccanismo dell’orologio biologico all’interno dell’intestino per rendere più efficiente il flusso e il riflusso ritmico delle proteine ​​che migliorano l’assorbimento dei grassi. Questa sincronizzazione si verifica di giorno negli esseri umani, che mangiano durante il giorno e di notte nei topi, che mangiano di notte.

Ricordando che lo studio è stato condotto su roditori, il microbiota comunica con i distretti coinvolti nel metabolismo per rendere più efficiente l’assorbimento dei grassi. Tuttavia, quando il grasso è eccessivo, questa comunicazione può provocare l’obesità. Se questo processo sia simile o identico anche negli esseri umani, sarà oggetto di ulteriori e futuri studi.

Per l’esperimento, i ricercatori hanno usato due gruppi di topi. Un primo gruppo con il microbiota normale, l’altro con il microbiota privato dell’HDAC3. Sottoponendo i topi ad una dieta normale, non si sono apprezzate differenze metaboliche rilevanti.

Quando invece ad entrambi i gruppi è stata somministrata una dieta liquida ricca di grassi e zuccheri, i topi con microbiota normale hanno sviluppato obesità, mentre quelli privi della proteina HDCA3 sono rimasti magri.

Un ulteriore esperimento è stato fatto con due gruppi di topi. Il primo gruppo, germ-free, ovvero privo di microbiota e HDCA3 e l’altro gruppo privo della sola HDCA3. Per entrambi i gruppi, i ritmi circadiani risultavano piatti.

Lo studio è stato condotto presso il Dipartimento di Immunologia, University of Texas Southwestern Medical Center, Dallas con la collaborazione dell’Hamon Center for Regenerative Science and Medicine.

Fonte:

Science  27 Sep 2019: Vol. 365, Issue 6460, pp. 1428-1434
DOI: 10.1126/science.aaw3134

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Lucia Del Neri
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