Fumo e sistema respiratorio

Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio 2021


Smettere di fumare è tutto fuorché semplice poiché il fumo, o meglio la nicotina, crea dipendenza sia a livello fisico che mentale. Infatti la nicotina, una volta raggiunto il cervello, stimola la liberazione di dopamina e adrenalina generando così un effetto eccitante sia dal punto di vista fisico che psicologico. Tuttavia, l’effetto positivo dura ben poco e viene presto sostituito da una sorta di effetto deprimente e negativo che per essere scacciato richiede necessariamente l’ausilio di un’altra sigaretta, in altre parole subentra la cosiddetta sindrome da astinenza, temibilissima a livello psicologico e caratterizzata da una voglia irrefrenabile di fumare ma anche da ansia, irritabilità, difficoltà di concentrazione, ecc.

Trattandosi di una droga a tutti gli effetti che in quanto tale crea una doppia dipendenza, molto difficile da combattere, il primo passo da compiere per sconfiggere il vizio del fumo è chiedere aiuto a se stessi trovando una grande forza di volontà e la giusta convinzione, senza le quali sarebbe impensabile e impossibile resistere all’astinenza fisica e soprattutto mentale.

Oltre la nicotina, la sigaretta contiene tantissime sostanze irritanti, catrame e monossido di carbonio che causano danni prima di tutto all’apparato respiratorio. La gravità dei danni del fumo all’apparato respiratorio dipende da alcuni specifici fattori come il numero delle sigarette giornaliere o il modo di fumare con inalazioni quindi più o meno profonde che danneggiano nell’immediato la mucosa delle vie respiratorie provocando irritazione, tosse, eccesso di muco, bronchite cronica, enfisema polmonare, infezioni varie, asma e, in alcuni casi, patologie ben più gravi come il carcinoma polmonare. Inoltre se associato all’abuso di alcol, il fumo accresce il rischio di tumore all’esofago. Lo stesso discorso vale anche per i non fumatori che inalano però il fumo passivo, i quali sono soggetti a una notevoleriduzione della funzionalità respiratoria, a una maggiore incidenza di tumori polmonari e, almeno nei casi dei figli di fumatori, ad asma, bronchiti e polmoniti.

Se per smettere di fumare bastasse conoscere i danni causati dal fumo al sistema respiratorio e non solo, oggigiorno il numero dei fumatori sarebbe sensibilmente ridotto rispetto al passato ma, come sappiamo, non è così. Pertanto per rinunciare alla sigaretta, è opportuno ricorrere ad altri metodi, associando laterapia psicologica, sia individuale (o fai da te) sia di gruppo, a quella farmacologica. Tra i farmaci indicati per smettere di fumare citiamo il Champix, una compressa contenente il principio attivo vareniclina che agisce riducendo i sentimenti positivi e dunque il piacere derivante dal fumo e dà, al contempo, una mano d’aiuto contro i sintomi dell’astinenza. Tale farmaco deve essere assunto per dodici settimane, poi in caso di risultato positivo sarà compito del medico scegliere se proseguire il trattamento per altre dodici settimane o se interromperlo progressivamente.

Infine ricordiamo che il Champix, che può essere acquistato solo con prescrizione medica, può essere causa di insonnia, mal di testa, nausea e sbalzi di umore.

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