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[Studio] Dormire con la TV accesa è un fattore di rischio per l’obesità

Un’eccessiva ingestione di calorie e uno stile di vita sedentario sono i fattori di rischio più comuni (e scientificamente confermati!) dell’obesità e del diabete di tipo 2. Ma uno studio pubblicato sul JAMA punta il dito anche sulle luci artificiali, tv in primis, nella stanza dove si dorme.

Decenni di esperimenti sui topi hanno dimostrato che la luce artificiale è in grado di sballare gravemente i ritmi circadiani e la secrezione di melatonina, in modi tali da provocare aumento di peso. Fino ad oggi, tuttavia, mancavano studi a lungo termine sugli umani.

Lo studio “Association of Exposure to Artificial Light at Night While Sleeping With Risk of Obesity in Women“, pubblicato sul Journal (of) American Medical Association il 10 Giugno 2019, ha preso in esame un totale di 43722 donne, dal 1° Settembre 2017 fino al 31 Dicembre 2018, senza storia di cancro o malattie cardiovascolari che non facevano lavori notturni, non avevano l’abitudine di dormire di giorno e non erano incinte al momento della partenza delle analisi. Va precisato che la baseline attiene alle partecipanti ad un altro studio, ovvero il “Sister Study“.

Oltre ai fattori classici, anche la scarsa qualità del sonno è considerata fattore di rischio per l’obesità.

Considerando che la “luce blu” influisce sulla secrezione di melatonina (l’organismo, in breve, la percepisce come luce diurna), i ricercatori si sono posti la seguente domanda: La luce artificiale durante il sonno notturno è associabile ad aumento di peso e obesità ?

In questo studio di coorte di 43722 donne, la luce artificiale notturna durante il sonno era significativamente associata ad un aumentato rischio di aumento di peso e obesità, specialmente nelle donne che avevano una luce o un televisore nella stanza durante il sonno. Le associazioni non sembrano essere spiegate dalla durata e/o dalla qualità del sonno o da altri fattori influenzati da un sonno di bassa qualità.

Fonte: https://jamanetwork.com/journals/jamainternalmedicine/article-abstract/2735446

Il problema è la luce blu

I ricercatori dell’Università di Harvard hanno eseguito un esperimento (pubblicato nell’Agosto 2018) confrontando i differenti effetti tra 6,5 ​​ore di luce blu e l’esposizione alla luce verde. Lo studio ha mostrato che l’esposizione alla luce blu sopprimeva la melatonina per circa il doppio della quantità di tempo rispetto alla luce verde, oltre a causare il doppio del cambiamento nel ritmo circadiano.

Qualche consiglio:

  • Assicurati che tutte le luci utilizzate come luci notturne siano luci rosse attenuate. La luce rossa è la meno potente nel sopprimere la melatonina e nell’influenzare il ritmo circadiano;
  • evita di guardare schermi luminosi nelle tre ore prima di andare a letto;
  • in caso di turni notturni di lavoro, indossa occhiali che bloccano la luce blu e, se si utilizzano dispositivi elettronici di notte, installare un’applicazione o un sovraschermo che filtri la luce blu-verde;
  • assicurati di esporti a luce intensa per tutto il giorno. Ciò migliorerà il sonno notturno, oltre a migliorare i livelli di umore e attenzione durante il giorno.
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Lucia Del Neri
La decana del sito. Oltre che a pubblicare direttamente, si occupa della prima revisione dei contributi inviati dai redattori esterni. ------ Note biografiche disponibili nella pagina Redazione | Tutti gli articoli, ove non espressamente specificato, sono sottoposti a Revisione Scientifica e Fact Checking.
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