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[Nuovo Studio] Il digiuno intermittente ADF migliora la salute delle persone sane

Che cos’è il digiuno intermittente

Si chiama digiuno intermittente (o digiuno modificato), è identificato con la sigla IF (Intermittent Fasting) ed è un nuovo metodo di dieta, che alterna fasi di digiuno lunghe, dalle 16 alle 36 ore, a fasi di alimentazione. Gli ultimi studi e, soprattutto, le testimonianze di chi l’ha sperimentato, ne fanno un ideale candidato al classico e ormai anacronistico “conteggio delle calorie“.
Questo tipologia di digiuno, creata da Martin Berkhan, rientra nel protocollo Lean Gains: un insieme di “regole” per l’allenamento e l’alimentazione.

Le varianti del digiuno intermittente sono:

  • Leangains: 16 ore di digiuno e 8 ore di alimentazione;
  • Eat stop Eat: 24 ore di digiuno, 1/2 volte alla settimana;
  • Giorni di digiuno alternati (ADF – Alternate Day Fasting): 36 ore di digiuno (giorni veloci) e 12 ore di alimentazione (giorni di festa);
  • Warrior Diet: 20 ore di sotto alimentazione, alternate a 4 in cui vengono assunte la maggior parte delle calorie.

È già stato verificato come la restrizione calorica (CR) e il digiuno intermittente (IF) siano in grado di prolungare la salute e la vita in modelli animali (tra cui le scimmie rhesus).
Tuttavia i meccanismi di questi effetti di longevità non sono stati ancora completamente chiariti.

Uno studio, pubblicato il 27 Agosto 2019, sul Cell Metabolism: Alternate Day Fasting Improves Physiological and Molecular Markers of Aging in Healthy, Non-obese Humans ha esaminato il digiuno a giorni alterni (ADF) per valutarne l’efficacia in qualità di alternativa ad altri metodi dietetici.

I test condotti su CR e ADF

Uno studio precedente ha dimostrato che la CR ha ridotto i fattori di rischio per:

  • le malattie cardiovascolari (CVD),
  • la pressione sanguigna,
  • la frequenza cardiaca,
  • il dispendio energetico.

Al contrario, la CR continua è stata associata anche a:

  • riduzione dei leucociti circolanti,
  • immunosoppressione,
  • ridotta densità ossea.

Tra le altre alternative al CR, il digiuno intermittente (IF) potrebbe rappresentare un’alternativa facilmente gestibile al CR costante.
Per questo i ricercatori dell’Università di Graz hanno condotto questo nuovo studio di coorte prospettico controllato randomizzato (RCT) specifico sull’ADF.
42 persone interessate sono state valutate per l’ammissibilità e 12 di loro non soddisfacevano i criteri di inclusione.
Sono stati quindi selezionati 30 soggetti che avevano eseguito l’ADF per almeno 6 mesi (gruppo “> 6 mesi di ADF”) prima dell’inizio dello studio e confrontati con 60 soggetti di controllo sani.

Successivamente, il gruppo di controllo è entrato in un RCT in cui i soggetti sono stati randomizzati 1:1 a un gruppo che conduceva ADF per 4 settimane o a un gruppo di controllo (rimanendo nella dieta abituale) per studiare gli effetti a breve termine dell’ADF.
In entrambi i gruppi di ADF: >6 mesi e 4 settimane, è stato chiesto ai partecipanti di mangiare ogni due giorni ad libitum (“giorni di festa”), ma di escludere completamente cibi solidi e liquidi e bevande caloriche nei giorni di digiuno (“giorni veloci”).

Entrambi i gruppi:

  • all’interno dello studio di coorte (controllo contro >6 mesi di ADF)
  • all’interno dell’RCT (controllo contro 4 settimane di ADF)

erano comparabili per:

  • distribuzione di genere
  • età (tra i 48 e i 52 anni)
  • indice di massa corporea (medie comprese tra 25,37 e 25,66)rapporto vita-fianchi

alla visita di base.

Gli effetti a breve termine e sul lungo periodo dell’ADF

Gli autori della ricerca hanno dichiarato:

Gli effetti a breve termine dell’ADF comprendono una migliore distribuzione del grasso e della salute cardiovascolare, nonché livelli più bassi di triiodotironina (ormone tiroideo).

Graphical Abstract dell’articolo di S. Stekovic e colleghi

Nella RCT, l’ADF ha migliorato, nello specifico, i marker cardiovascolari, riducendo:

  • la pressione arteriosa sistolica e diastolica
  • la frequenza cardiaca
  • la pressione arteriosa del polso
  • la velocità dell’onda di polso

I partecipanti al gruppo ADF avevano anche ridotto i livelli di molecola solubile di adesione intercellulare-1 (sICAM-1, indicatore legato alla infiammazione e alle malattie dovute all’età).
Il dott. Thomas Pieber, direttore dell’endocrinologia dell’Università medica di Graz, ha sottolineato:

L’aspetto interessante dell’ADF rigoroso è che non richiede ai partecipanti di contare i propri pasti e calorie: semplicemente non mangiano nulla per 1 giorno.

Tuttavia, precedenti studi avevano indicato che gli aderenti a lungo termine dell’ADF potrebbero sperimentare malnutrizione e una funzione immunitaria compromessa.

ADF sì, ma con le giuste accortezze

I dati risultanti dallo studio indicano che non solo i periodi di digiuno sono importanti per il mantenimento e il miglioramento della salute metabolica, ma anche i tempi dei pasti sono importanti, favorendo l’assunzione precoce di calorie (a colazione) piuttosto che tardi (a cena).
I ricercatori hanno, inoltre, messo in guardia dall’assunzione del regime ADF in presenza di un’infezione virale.
Il team segnala, inoltre che non consiglia a tutti di praticare l’ADF.
Il prof. Frank Madeo, dell’Istituto di bioscienze molecolari l’Università di Graz, ha specificato:

Riteniamo che sia un buon regime, per alcuni mesi, per le persone obese per ridurre il peso, o potrebbe anche essere un utile intervento clinico nelle malattie causate dall’infiammazione. Sebbene questi risultati siano promettenti, è ancora necessaria una condotta prudente, poiché non conosciamo le conseguenze di un ADF rigoroso che superi il periodo di 6 mesi.


In conclusione

L’ADF, così come tutti i regimi che prevedano giorni o ore di digiuno programmato, si è rivelato un ottimo supporto alimentare per le persone definite “sane”. Se si sta pensando di provare il digiuno intermittente (IF), è necessario consultare il medico e ottenere il via libera, perché IF e ADF non sono sicuri per tutti. Se si ottiene l’OK (e SOLO se si ottiene l’OK del medico), è bene iniziare con una forma più semplice di IF, come il digiuno per 12 ore al giorno (dalle 19:00 alle 7:00 del mattino successivo) per consentire al corpo di adattarsi. L’ADF è una forma molto avanzata di IF e potrebbe non essere adatta a tutti.

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Lucia Fava
Copywriter ed esperta di social media marketing, è la responsabile del coordinamento con i revisori scientifici. Si occupa di ricerca fonti e fact checking. ------ Note biografiche disponibili nella pagina Redazione | Tutti gli articoli, ove non espressamente specificato, sono sottoposti a Revisione Scientifica e Fact Checking.
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