Amnesia

Si tratta della perdita totale o parziale di memoria, che può avvenire in modo temporaneo o permanente.  L’amnesia è dovuta a lesioni encefaliche prodotte da ictus cerebrovascolare, a trauma cranico, a malattie come l’Alzheimer o l’encefalite, oppure può essere causata anche da avvelenamento da farmaci, alcol e droghe. In certi casi dipende invece da traumi psicologici o malattie mentali come la psicosi.

TIPI DI AMNESIA

Amnesia anterograda: porta all’incapacità di creare nuove memorie.

Amnesia retrograda: è caratterizzata dall’incapacità di ricordare eventi passati.

Amnesia lacunare: provoca la rimozione di eventi prossimi a un trauma.

Amnesia psicogena: è un raro tipo di amnesia che insorge in seguito ad un violento shock emotivo ed è caratterizzata dall’incapacità di ricordare informazioni personali. Può durare qualche ora ma anche molti mesi e, a volte, è accompagnata da fuga dissociativa.

MA COSA E’ LA MEMORIA?

La memoria è la capacità che il nostro cervello ha di salvare la traccia di un’esperienza passata e di trasferirla ad un livello conscio. Questa facoltà è molto importante perché permette alle persone di inserirsi in una continuità temporale e quindi di svolgere attività presenti e future basate su una conoscenza memorizzata. Il processo della memoria si compone di tre fasi: codificazione, immagazzinamento e recupero delle informazioni.

Codificazione: ovvero trasformazione di percezioni in memoria, è un processo soggettivo che viene portato a termine a seconda dei centri di interesse e delle conoscenze precedenti di ciascun individuo e può essere volontario o involontario.

Immagazzinamento: la sua durata può variare da alcuni secondi (breve termine) alla vita intera (memoria a lungo termine) e dipende dalla qualità della codificazione.

Recupero: è il processo che riporta le informazioni memorizzate ad un livello conscio.

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