Emorroidi

Ultimo aggiornamento: 20 Dicembre 2013

Consistono in una dilatazione dei vasi sanguigni nell’ano o nella parte inferiore del retto. Esistono due tipi di emorroidi, distinti per posizione, sintomi e complicazioni associate: le emorroidi esterne e quelle interne.

Emorroidi Interne

Si trovano nella mucosa della parte inferiore del retto o nel canale anale e provocano un leggero sanguinamento durante e subito dopo la defecazione. Solitamente sono indolori ed invisibili, quando le loro dimensioni aumentano possono fuoriuscire dall’ano causando prurito, dolore acuto e spasmi anali. Nei casi in cui esse non risalgono spontaneamente o quando non si possono spingere indietro manualmente, le emorroidi che sono fuoriuscite vengono rimosse chirurgicamente.

Emorroidi esterne

Sono situate intorno all’ano e di solito sono dolorose a causa dei molti nervi sensitivi che attraversano la pelle di quella zona; possono inoltre comportare la formazione di coaguli sanguigni che determinano un dolore notevole e continuo nell’area che circonda l’ano. L’edema causato da questi coaguli può regredire spontaneamente dopo circa 2 settimane, lasciando solo una piega sulla pelle.

Ragadi anali

Si tratta di ferite superficiali nelle pieghe dell’ano, accompagnate da una continua contrazione del muscolo interno dell’ano. Spesso si presentano assieme alle emorroidi, tuttavia sono due malattie molto diverse. Una ragade anale si manifesta con un bruciore molto doloroso ed una sensazione lacerante durante la defecazione e la guarigione può richiedere tempo.

QUALI SONO I FATTORI DI RISCHIO DELLE EMORROIDI?

La formazione di emorroidi può dipendere da molti fattori: predisposizione ereditaria, irritazione cronica dell’ano dovuta ad una dieta piccante o all’uso di lassativi, rallentamento del ritorno venoso causato da uno stile di vita sedentario o dal prolungato mantenimento della posizione seduta, aumento della pressione nell’addome dovuta  a stitichezza, obesità, gravidanza o alcune attività sportive.

COME SI CURANO LE EMORROIDI?

Per ridurre l’infiammazione, calmare il dolore e riassorbire le porzioni dilatate dei vasi sanguigni, è possibile somministrare una cura per via orale oppure applicarla localmente in forma di pomata o supposta. Quando la terapia non ha successo e nel caso di recidive, si possono usare alcune tecniche non chirurgiche per bruciarle o per causarne la necrosi. In caso di infezione o quando si è in presenza di un coagulo, viene rimossa chirurgicamente, sotto anestesia e con un breve ricovero ospedaliero.

Sono disponibili anche numerosi  farmaci contro le emorroidi, come l’Anusol pomata, che agiscono  a livello locale

 

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